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Marcello Foa parla da quasi presidente Rai: “Garantirò pluralismo”. Forza Italia: “Ci ha rassicurati”

L’uomo su cui il centrodestra ha rischiato di spaccarsi durante l’estate appena trascorsa, parla alla commissione di vigilanza esponendo i suoi progetti per il futuro dell’azienda e spiegando per quale motivo meriterebbe il loro voto, che potrebbe arrivare stasera stessa. A differenza di quanto accaduto ad agosto Forza Italia annuncia l’appoggio, blindando di fatto il nome Foa e ricompattando la coalizione. Contrario il Pd: “Inadeguato, ha insultato il presidente della Repubblica”.
A cura di Andrea Parrella
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Dopo essere stata il luogo di uno scontro aperto nel centrodestra durante l'estate appena trascorsa, la Rai si appresta a diventare terreno di pace in quella stessa coalizione politica, che ad agosto ha rischiato di spaccarsi su Marcello Foa. Il nome proposto dal governo giallo-verde per la poltrona di presidenza della Rai, ribadito il via libera dal Cda, sembra prossimo ad una approvazione della commissione di vigilanza, che lo aveva appunto bocciato alcune settimane fa. Segnali positivi erano già arrivati nei giorni scorsi e con l'audizione di oggi per Foa sembra praticamente fatta.

Forza Italia si dice dalla parte di Foa

Marcello Foa ha pronunciato parole rassicuranti ai commissari a Viale Mazzini, toccando tutte le criticità sollevate dopo l'emergere del suo nome nei mesi scorsi: "Non ho mai militato in partiti, sarò garante del pluralismo", questa la sintesi di un intervento i cui risultati si potranno vedere già in serata con il voto definitivo. Rassicuranti per Foa le parole dei forzisti, che a lui si erano opposti con il voto di agosto, di fatto bocciandolo. Dice Giorgio Mulé: "Foa ha rassicurato sul tema del pluralismo. Sulla scorta di questo l'orientamento è votare a favore". Con l'appoggio di Forza Italia, che aveva fatto un braccio di ferro con Salvini contestando il metodo della scelta, più che il nome nel merito, Foa ha già un piede nell'ufficio del prossimo presidente Rai.

Gli insulti a Mattarella e il figlio nello staff di Salvini, protesta l'opposizione

Opposizione contraria, con il Pd che annuncia di non voler partecipare al voto e prosegue nel sottolineare gli imbarazzi del passato di Foa, dalla condivisione di bufale alle posizioni anomale, in ottica sovranista, da lui più volte espresse in passato. La nota dei senatori Faraone, Margiotta e Verducci è piuttosto esplicita: "Foa, uno che ha insultato il Presidente della Repubblica, è la figura più lontana da quei criteri di equilibrio, credibilità e professionalità che servono a guidare il servizio pubblico, la più grande azienda culturale del Paese". La risposta di Foa: "Non è stata mai e mai sarà mia intenzione offendere e mancare di rispetto al presidente Mattarella, non è nel mio costume". L'opposizione contesta anche il filo rosso che collega il candidato alla presidenza a Salvini, essendo il figlio di Foa Leonardo, nello staff della comunicazione del ministro degli interni.

I possibili problemi legali per la nomina di Foa

La riproposizione della nomina di Foa porta con sé anche delle possibili problematiche di tipo legale. Per le opposizioni sussisterebbe un principio di irregolarità dopo la bocciatura della commissione di Vigilanza. Nonostante le rassicurazioni totali garantite dallo stesso Foa, la consigliera Rita Borioni, in quota Pd, sarebbe già pronta ad un ricorso. Motivo per il quale un altro stop è arrivato dall’Usigrai, il sindacato dei giornalisti di viale Mazzini, che ha presentato a sua volta un parere legale contrario al bis di Foa, specificando: "Occorre evitare che la Rai finisca in un pantano di contenziosi legali che ne metterebbero a rischio l’operatività".

Professionalità, meritocrazia e web, i progetti di Foa

Il futuro presidente Rai ha indicato a grandi linee il suo progetto per permettere alla Rai il progresso e la risoluzione di alcuni elementi di arretratezza che la caratterizzano: "Il mio obiettivo è far crescere la Rai  sviluppare un'informazione corretta, oggettiva, premiare la professionalità e la meritocrazia, promuovere e ampliare la straordinaria missione culturale della Rai: obiettivo che condivido con l'ad Fabrizio Salini che ho avuto modo di apprezzare per rigore morale, professionalità e serietà […] Se mi accorderete l'incarico di presidente, uno degli obiettivi sarà anche recuperare il terreno perso dalla Rai sul web".

Nuovi direttori di rete e Tg

Qualora dovesse esserci la fumata bianca in serata, si procederebbe spediti ai lavori per riformare l'organigramma aziendale, con la nomina dei nuovi direttori di rete e dei tg. La spartizione tra le due forze che compongono l'esecutivo sarebbe a quel punto ampiamente prevista.

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