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Domenica In 2020/2021

Mara Venier e l’affetto per Don Mazzi: “Come un padre per me, il mio rifugio quando ho forti dolori”

Don Antonio Mazzi è stato ospite della puntata di Domenica In trasmessa l’8 dicembre. Mara Venier ha evidenziato il grande affetto che prova nei suoi confronti. Dopo la morte del padre, ha identificato nel sacerdote una nuova figura paterna di riferimento. È sempre stato al suo fianco, nei momenti più difficili.
A cura di Daniela Seclì
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Don Antonio Mazzi è stato tra gli ospiti della puntata di Domenica In trasmessa l'8 dicembre. Il sacerdote ha compiuto 90 anni il 30 novembre. Mara Venier ha avuto parole bellissime per lui. Ha spiegato di considerarlo come un padre perché è sempre stato al suo fianco quando ha avuto bisogno di lui: "Quando mio padre è morto, Don Mazzi lo ha sostituito. Quando ho forti dolori dico: ‘Io ho Don Antonio'. Sei il mio rifugio. So che ho te e che mi consolerai". Don Mazzi ha replicato: "Tu sei immacolata dentro" e la conduttrice ha ironizzato: "Sì, molto dentro…nell'anima".

L'affetto di Don Mazzi per Mara Venier

Mara Venier, poi, ha chiesto conto a Don Mazzi di una sua dichiarazione: "Tu hai detto: ‘Se non sono caduto in tentazione con Mara Venier non cadrò mai più', spiegami un po'". Il sacerdote ha raccontato che nessuno crede che lui non si sia mai innamorato di Mara Venier nonostante abbia lavorato a lungo con lei:

"Un uomo normale che lavora con te per anni, tutte le domeniche pomeriggio, con il tuo fascino, è chiaro che qualche pensierino lo fa. Ma non parlo di me. Il nostro rapporto è al di là dei pensieri che uno fa. Le vecchiette mi chiedono ‘Ma ti sei innamorato di Mara?' Non ci crede nessuno che non sia così".

I 90 anni di Don Antonio Mazzi

Don Mazzi, quindi, ha commentato l'importante traguardo dei 90 anni. Il suo segreto è non contarli più, lasciandosi assorbire totalmente dalle attività a favore dei meno fortunati: "Chi sta con i ragazzi con cui sto io non deve contare gli anni. Se mi alzassi e pensassi che ho 90 anni, dovrei chiudermi in convento. Dalle suore? No, per carità. Lo dico per loro, per come sono fatto io. Comunque, il tempo non deve valere più. Io non ci penso, o dovrei dire: ‘Oggi ci sono, domani no'. Anche se continuate a dirmelo io non ci penso". Quindi ha aggiunto: "Io sto bene solo con i matti e con i disperati. […] Se vivessi le esperienze con la brava gente sarei già morto".

La storia del ragazzino violentato

La decisione di diventare sacerdote è arrivata durante il terribile alluvione del Polesine (1951) che causò oltre 80 morti. In quella tragica occasione, sentì l'esigenza di diventare un padre per coloro che soffrono. Ha raccontato, poi, la storia di un ragazzino che in mezzo a quella morte e devastazione, sorrideva contento:

"Vedo un ragazzo di 24 anni, felice. L'unico che non piangeva, era contento. Mi dice felice: ‘Sono morti tutti'. Ho scoperto che lo usavano. Oggi quando aiuto ragazzi violentati, ripenso a quel ragazzo che mi sorrideva e che poi mi guardò con sospetto per paura che anche io gli facessi del male. Oggi è un bestione con cinque figli".

Roby Facchinetti chiede scusa a Don Mazzi

Diversi personaggi noti, da Fiorello a Renato Zero, hanno fatto gli auguri a Don Mazzi per il suo compleanno. In studio, poi, è entrato Roby Facchinetti ma il sacerdote ha detto di essere offeso con lui. Il 12 dicembre, a Milano, si terrà una grande festa per il compleanno del sacerdote ma Facchinetti non potrà essere presente perché si esibirà a Bergamo. Mettendosi in ginocchio, ha spiegato:

"Sono riconoscente nei confronti di Don Antonio. I miei se ne sono andati a 4 giorni l'uno dall'altra e lui c'era per la messa funebre di entrambi. Mia moglie Giovanna ha fatto un'operazione e lui è venuto a trovarla in ospedale. Mia figlia Giulia ha avuto un problema di salute e lui c'era. Come faccio a non volergli bene. Lui adesso ce l'ha con me. La data a Bergamo è nel giorno della festa di Don Mazzi. Io ci sarò sempre tranne questa volta".

Così, i due hanno fatto pace davanti a un pianoforte.

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