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“Mai più un Moncler”, Report spiuma la griffe di Remo Ruffini

Puntata choc di Report che mostra come un marchio come Moncler, non solo spiumerebbe le oche tra atroci sofferenze, ma mischierebbe con piumaggio di scarsa qualità e con manodopera all’estero per un costo totale, a pezzo, di 30 euro. Nei negozi? 1000 euro, almeno.
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Questa volta Report accende i suoi riflettori su ciò che accadrebbe negli allevamenti per riuscire ad ottenere la piuma per realizzare capi d'alta qualità per le aziende del settore. Il riflettore sarebbe acceso su Moncler, lo storico marchio francese acquistato dall'imprenditore italiano Remo Ruffini, che vede nel "piumino" il suo prodotto simbolo. Milena Gabanelli, in apertura di puntata, ha reso noto come l'imprenditore non abbia mai voluto confrontarsi con la redazione, anche quando c'erano alcuni punti da chiarire. Così "Report" ha confezionato una puntata che, sui social, avrebbe subito smosso l'opinione pubblica, indignata dall'atteggiamento della casa e del marchio.

Cosa è successo? Report ha mostrato come le piume verrebbero ricavate, tra atroci sofferenze per gli animali, e non solo questo. Dal servizio si evince che una volta che le piume arrivano in fabbrica per essere lavorate, queste verrebbero mescolate con un piumaggio di bassissima qualità per un costo totale della materia prima di 30 euro, per capi che troviamo a 1000 euro, almeno, al dettaglio. E la manodopera? Non è italiana, perché Moncler, stando a quanto mostrato da Report, produrrebbe all'estero. I risultati sui social sono stati questi, sintetizzati nel tweet di Francesco Russo:

L'inchiesta di Sabrina Giannini ha messo in ginocchio tutto il sistema: la "spiumatura" sulle oche vive sarebbe una pratica diffusa nella Comunità europea che, come ricorda l'incipit del servizio, si ritroverebbe ad essere "la prima responsabile per i mancati controlli e per avere un regolamento che consente con facilità di riciclare la piuma illegale". Le immagini mostrate dal servizio sono tristi, dure da digerire e il pubblico sui social si è immediatamente rivoltata contro il marchio francese di proprietà dell'imprenditore italiano.

La reazione di Moncler, vie legali contro Report

Sul sito ufficiale, Moncler risponde con un comunicato stringato di poche righe ed un'immagine a tutto schermo:

Moncler utilizza solo piuma di alta qualità, acquistata da fornitori obbligati contrattualmente a garantire il rispetto dei principi a tutela degli animali, come riportato dal nostro Codice Etico, al punto 6.4. L’associazione del nome Moncler a pratiche illegali e vietate dal nostro Codice Etico, è impropria. I nostri fornitori di piuma sono tutti basati in Italia, Francia e Nord America.

Nel pomeriggio, in un comunicato stampa, l'azienda rende noto di aver dato mandato ai suoi legali per tutelarsi in tutte le sedi.

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