Luke Perry oggi avrebbe 55 anni, il suo Dylan McKay doveva sparire dopo due episodi
Era il marzo del 2019 quando Luke Perry moriva all'improvviso, a soli 52 anni, dopo essere stato un divo per intere generazioni grazie alla sua partecipazione a Beverly Hills 90210. Era stato colpito da un ictus cerebrale che si è rivelato letale, nonostante il trasporto d'urgenza in ospedale alcuni giorni prima della sua morte. Oggi Perry avrebbe compiuto 55 anni e vale la pena provare a ricordare un personaggio che è stato la rappresentazione plastica del prototipo di divo anni Novanta, un'era dominata dal trionfo definitivo dell'immagine e da quello di una serie televisiva che ha segnato la storia del mezzo, avendo dato forma definitiva al concetto di teen drama.
La storia di Dylan McKay
Ed è interessante raccontare proprio oggi un aneddoto di cui lo stesso Perry aveva più volte parlato, che riguarda proprio il percorso del suo personaggio in Beverly Hills 90210. Gli anni ’90 si aprirono con il grande ruolo che lo ha lanciato, quello di Dylan McKay, e entra nella serie con il secondo episodio. Una permanenza, quella del suo personaggio nella serie, che rischiò di essere eliminato dopo sole due puntate. I sentori sul suo personaggio non erano proprio positivi e non tutti riuscirono a comprendere immediatamente la carica di quel personaggio e la longevità che avrebbe avuto un personaggio che ha presenziato dalla prima alla sesta stagione, per poi tornare per la nona e la decima.
L'intuizione di Aaron Spelling
Fu il produttore Aaron Spelling, padre di Tori che interpretava Donna, a mostrarsi incredibilmente lungimirante e vedere qualche cosa di particolare in Luke Perry. Convinse la Fox a fare di Dylan un personaggio ricorrente ed ebbe ragione a farlo, vista la notorietà di un personaggio che ha quasi prevaricato sull'attore stesso per un periodo della sua carriera, prima che Perry riuscisse a distaccarsi dalla presenza ingombrante di Mckay e diventare significativo anche per altri lavori, su tutti quello in Riverdale.