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‘Luisa Spagnoli’, Marchioni: “Grato del successo, ho scelto Annibale per la sua dignità”

Intervista all’attore romano protagonista della miniserie che ha realizzato 7 milioni di spettatori nella prima puntata: “Non mi aspettavo questo successo perché i numeri in tv sono sempre qualcosa di misterioso”. Questa sera su Rai Uno la conclusione con la seconda ed ultima puntata.
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Non se li aspettava nemmeno Vinicio Marchioni i 7 milioni di spettatori per la prima puntata di "Luisa Spagnoli", il biopic per la tv in due puntate dedicato all'emozionante vita dell'imprenditrice che ideò i Baci Perugina e diede il via all'omonima casa di alta moda. "I numeri sono sempre qualcosa di molto misterioso per la tv",  rivela l'attore ai nostri microfoni, al quale abbiamo chiesto come ha lavorato sul personaggio di Annibale Spagnoli, il marito dell'imprenditrice. Un personaggio complesso, un ruolo delicato, quello di un uomo che prova un grande amore per la donna che ama, al punto da saper farsi da parte senza creare scandali quando capisce di averla perduta per un altro uomo. Aspettando la seconda ed ultima puntata della miniserie, questa sera su Rai Uno, ecco le domande che abbiamo rivolto all'attore romano.

"Luisa Spagnoli" ha raccolto 7 milioni di spettatori nella prima puntata, ti aspettavi un successo del genere?

Un film per la tv ti auguri sempre che vada nel miglior modo possibile. Me l'aspettavo? No, perché i numeri sono sempre qualcosa di molto misterioso per la televisione e sono molto felice e grato a tutte le persone che hanno scelto di vederci.

Come Luisa Spagnoli, anche suo marito Annibale ha dimostrato di essere un uomo fuori dal comune per il tempo in cui vive, accettando il tradimento di sua moglie senza creare scandali, con una grande dignità. Come hai lavorato sul personaggio? 

Proprio la dignità è una delle cose che ho cercato di sottolineare di questo personaggio, per rendere omaggio ad un uomo esistito realmente. Annibale è stato un grande imprenditore ed ho cercato di renderlo nel miglior modo possibile. Ho interpretato questo personaggio pensando alla grandezza di un uomo che ha amato sua moglie e la sua famiglia come la cosa più grande al mondo. Anche il suo riuscire a farsi da parte è parte di questo amore.

Esistono ancora oggi donne come Luisa Spagnoli?

Esistono molte di più di quante possiamo immaginarne. Spetta a noi uomini essere in grado di riappropriarci di quel genio imprenditoriale che aveva e di tenere fede a quel grado di verità nel rapporto di coppia.

Quali sono i progetti per il futuro di Vinicio? Cinema, tv o teatro?

Teatro, tanto teatro. C'è lo spettacolo che sto portando in giro insieme con Vittoria Puccini, "La gatta sul tetto che scotta". Saremo al Teatro Manzoni di Milano dall'11 al 28 di febbraio, poi ci sono molte proposte in giro però non posso ancora parlare di niente. Nel frattempo, ci si vede in teatro.

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