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Luigi Pelazza de Le Iene condannato per violenza privata ai danni di Guia Soncini

Luigi Pelazza è stato condannato d​al Tribunale di Milano a 2 mesi di carcere per il reato di violenza privata ai danni di Guia Soncini. Nel 2015 l’inviato si introdusse nel cortile del palazzo della giornalista per intervistarla, con domande insistenti e impedendole di entrare in casa sua. L’avvocato: “Sentenza importante, il metodo Iene non è sempre legittimo”.
A cura di Andrea Parrella
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L'inviato de Le Iene Luigi Pelazza è stato condannato d​al Tribunale di Milano a 2 mesi di carcere per il reato di violenza privata ai danni della giornalista Guia Soncini. La pena è stata convertita su richiesta dell’imputato in una sanzione pecuniaria di 15mila euro (inizialmente il pm Francesco Cajani aveva chiesto 9 mesi di carcere per Pelazza). Soncini si era costituita parte civile e difesa dall’avvocato Davide Steccanella. È stato invece assolto invece ‘per non aver commesso il fatto’, il cameraman Osvaldo Camillo Verdi, imputato anche lui come Pelazza, non essendo emersa dal processo la certezza che anche lui fosse presente quel giorno.

I fatti risalgono al settembre 2015

I fatti risalgono al settembre del 2015, quando la troupe de Le Iene si introducevano indebitamente nello stabile dove viveva allora Soncini, fingendosi dei corrieri, al fine di farle delle domande in merito ad una vicenda giudiziaria che la vedeva accusata, insieme a Selvaggia Lucarelli e Gianluca Neri, di compravendita di foto private ai danni di alcuni vip. Fonti di stampa riportano in queste ore alcuni passaggi della sentenza in cui si legge che Pelazza aveva agito “con violenza esercitata in modo idoneo a privare coattivamente della libertà di determinazione e di azione della parte offesa, le impedivano di accedere alla palazzina e con analoga violenza  le impedivano di fare rientro nella propria abitazione, costringendola a tollerare la loro presenza con una serie insistente di domande alle quali la parte offesa dichiarava da subito di non  voler rispondere”. 

L'avvocato: "Sentenza importante, il metodo Iene non è sempre legittimo"

Guia Soncini ha pubblicato in queste ore un articolo su Linkiesta in cui ripercorre la vicenda e ha commentato così l'esito: "Insomma, esiste ancora l’inviolabilità del domicilio. Uno sconosciuto non invitato a entrare non può imporre la propria presenza in casa tua, neanche se dotato del superpotere televisivo e convinto quindi di godere d’immunità diplomatica. Ne ero abbastanza certa anche prima di sabato, ma è un sollievo sapere che è ufficiale". Secondo il legale di Soncini, Davide Steccanella, la sentenza è importante per "perché ha stabilito che non sempre il ‘metodo Iene’ è scusato dal pure legittimo diritto di cronaca". 

Il commento di Luigi Pelazza

Tramite Adnkronos è arrivato anche il commento di Pelazza: "Lei mi ha dato due tre colpi; non dico che mi abbia picchiato, però…In 800 servizi, è la forma mentis delle Iene, non usiamo mai violenza perché non si deve usare violenza. Figuriamoci se questo lo facciamo nei confronti di una donna”.

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