Luigi L’Astorina oggi, Totò di Io speriamo che me la cavo è diventato un Dj
Prosegue il viaggio alla scoperta delle carriere degli attori di Io speriamo che me la cavo, il film di Lina Wertmuller con protagonista Paolo Villaggio, datato 1992 e tratto dal libro omonimo dello scrittore Marcello Dell'Orta, capace di raccontare una Napoli in grande difficoltà, ma tuttavia stimolare grande curiosità nei confronti degli aspetti più veraci di questa città. Nelle scorse settimane abbiamo raccontato i risvolti di carriera di quelli che allora erano nient'altro che bambini, dalla storia di Adriano Pantaleo, tutt'oggi attore di cinema, televisione e teatro; e quella di Ciro Esposito, il teppista redento Raffaele Aiello, anche lui ancora impegnato in quel percorso artistico iniziato vent'anni fa. I bambini erano i veri protagonisti di quel film e, tra questi, non può certo essere dimenticato Totò, che oltre ad essere uno dei più irrequieti tra i ragazzi della classe, è anche il bambino che recita la filastrocca scurrile diventata un vero e proprio cult.
Totò era interpretato da Luigi L'Astorina, attore napoletano che partecipò all'età di 13 anni al film di Lina Wertmuller girato in Puglia (il set venne spostato da Napoli dove, stando a quanto raccontato dalla regista, la camorra aveva chiesto una somma del 10% per permettere le riprese). Sul sito internet di L'Astorina è proprio lui a raccontare di quella selezione tra 2000 bambini napoletani, per entrare a far parte del cast:
Sono stato scelto con l'aiuto della mia agente Maria Rosaria Caracciolo di Torchiarolo, che è stata per me anche una seconda mamma… sono stato scelto dalla grande regista Lina Wertumuller e abbiamo incomiciato la grande scuola di recitazione e dizione diretta personalmente dalla regista, con la partecipazione della grande Isa Danieli e il grande artista Paolo Villaggio. E' stata una bellissima esperienza, non capivo ciò che stava accadendo intorno a me, ero un ragazzino combinaguai… e non capivo che la mia vita stava cambiando piano piano, ho incomiciato ad amare la recitazione fin da piccolo.
Prima della partecipazione al film che tanto lo ha reso celebre, aveva iniziato a farsi vedere sulle reti locali napoletane e romane come "Rete Oro". Appassionato di ballo oltre che di recitazione partecipa all'audizione per il programma Bimbi ribalta. A Tre anni dal ruolo in Io Speriamo che me la cavo, L'Astorina prende parte, all'età di 16 anni, al progetto televisivo di Rai 3 Amico Mio, che ha come protagonista principale l'attore Massimo D'Apporto. Nella fiction, in cui compare con un ruolo di primaria importanza anche Adriano Pantaleo nei panni di Spillo, Luigi interpreta un nomade di nome Meme. Il rapporto con la televisione continua negli anni successivi, anche se in maniera sporadica: sei anni dopo, nel 2001, prende infatti parte ad uno dei prodotti televisivi napoletani di maggior successo degli ultimi anni, ovvero La squadra, interpretando il ruolo di Gerry, un ragazzino che pur di pagare la sua iscrizione in palestra decideva di fare lavori domestici.
Il sito internet personale di Luigi L'Astorina riporta una sua breve bio artistica e l'impressione è che dopo il ruolo ne La squadra, la sua carriera attoriale si sia sostanzialmente interrotta senza nuove possibilità artistiche. Sul suo profilo Facebook personale ci sono molti bei ricordi fotografici delle riprese sul set del film, insieme a Lina Wertmuller, Villaggio e gli altri protagonisti. Risulta sposato e l'immagine del profilo dell'attore, così come molte altre, lo ritrae mentre fa il dj nei locali della movida napoletana.