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Luciana Littizzetto a Sanremo: “C’è la par condicio, non so di che parlerò”

La comica torinese rivela in anteprima le sue intenzioni al Festival di Sanremo 2013. Niente sesso, né battute sulla chiesa, e di politica con le elezioni in vista neanche a parlarne. Ma allora di cosa parlerà Luciana?
A cura di Laura Balbi
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La comica torinese rivela in anteprima le sue intenzioni al Festival di Sanremo 2013. Niente sesso, né battute sulla chiesa, e di politica con le elezioni in vista neanche a parlarne.

I buoni propositi di non cedere alla censura di Luciana Littizzetto, sembrano vacillare. La comica dalla lingua tagliente sarà la punta di diamante del prossimo Festival di Sanremo, ma pare proprio che in vista delle elezioni non potrà sbilanciarsi con la satira politica, né con una serie di altri argomenti tabù. Ospite a L'Arena di Giletti, Lucianina ha ironizzato sul suo ruolo rispondendo alla fatidica domanda: Di cosa parlerà?

Non lo so. Di politica non si può, c'è la par condicio, di chiesa non ne parliamo, di sesso per carità, siamo in prima serata. Magari darò la ricetta del coniglio alle olive. Anzi, se volete farmi avere qualche argomento… magari l'elastico delle mutande, i nuovi tagli di capelli, se sono meglio i maschi con le ciglia tolte o a rondine.

La censura, volente o nolente sembra essere arrivata; l'attrice precisa, riferendosi ai candidati tra le liste politiche:

Non posso neanche dire "due maroni", ma non ho ancora scritto niente. Sanremo è bello perché c'è l'attualità, le cose che diremo verranno anche improvvisate sul palco.

L'ansia da prestazione inizia a farsi sentire, e la spalla di Fabio Fazio esprime tutti i suoi timori, dalle battute ancora da scrivere al terrore della scalinata da percorrere con i tacchi alti:

 Stanotte alle tre e mezza mi sono svegliata e ho pensato "oddio!"),In fondo Sanremo è difficile, ma è un gioco. E' un po' come il parto, lì per lì ne parlano tutti, poi te lo dimentichi. Il problema sono i tacchi, devo allenarmi altrimenti rotolo, cado anche da seduta. Avevo chiesto la scala mobile, ma non è arrivata, perché è festival al risparmio. Ci sarà la scala che dovrò scendere: se scegli di andare a Sanremo devi stare dentro il meccanismo del festival.

Non ci saranno baci con il conduttore ma l'improvvisazione è d'obbligo:

Fabio l'ho già baciato ed era meglio Pippo Baudo: chissà, magari torna Pippo e lo ripeteremo. Ballare? Lo escludo categoricamente. Cantare? Male.

Malgrado i presupposti e l'eccesso di modestia, non c'è dubbio che la comica jolly dell'intrattenimento darà al Festival quel tocco di colore e di ironia che troppo spesso è mancata.

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