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Lucia Annunziata ricoverata, primo tampone negativo ma la Tac conferma: sarebbe coronavirus

La giornalista è stata ricoverata all’ospedale Spallanzani di Roma dopo aver accusato febbre e difficoltà respiratorie. Sottoposta a tutti gli accertamenti del caso, sarebbe risultata negativa al primo tampone ma trovata poi positiva grazie alla Tac e a un terzo esame. Si attendono ora gli esiti di un secondo tampone.
A cura di Valeria Morini
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Paura per Lucia Annunziata, la giornalista Rai ricoverata all’istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma in seguito ad alcuni sintomi riconducibili all'epidemia da coronavirus. La conduttrice di "Mezz’ora in più" è stata trasportata nella struttura della Capitale, tra i più importanti tra quelli dedicati al Covid-19, dopo aver accusato febbre, tosse e difficoltà respiratoria. Dall'ospedale arrivano le prime notizie: la Annunziata, secondo quanto afferma il Corriere della Sera, sarebbe risultata negativa al primo tampone ma la Tac e un altro esame avrebbero confermato la positività al Covid.

Lucia Annunziata sottoposta a un secondo tampone

Sarebbe dunque il coronavirus la causa del ricovero di Lucia Annunziata, trasportata d’urgenza in ambulanza nella serata del 7 aprile. Nei polmoni della Annunziata ci sarebbero due focolai. Verrà inoltre sottoposta a un secondo tampone orofaringeo, il cui esito verrà probabilmente reso pubblico nel corso delle prossime ore. Nel frattempo è in isolamento e ha iniziato la terapia per contrastare gli effetti del virus. Sempre il Corriere riferisce che "chi ha avuto modo di sentirla telefonicamente ha riferito che la Annunziata riusciva a stento a parlare".

Lucia Annunziata, le parole sulla pandemia

La Annunziata è protagonista del piccolo schermo con Mezz'ora in più, il programma in onda la domenica alle 14.30 su Rai3 che in questi mesi di emergenza sanitaria continua a portare avanti il lavoro dell'informazione Rai, ovviamente con le precauzioni richieste dal decreto anti-coronavirus. Nel corso di un'intervista lo scorso 1 aprile con la collega Barbara Carfagna a Quarantalks, canale Instagram della Bologna Business School, ha espresso perplessità sul suolo dell'Unione Europea nella gestione della pandemia: "L’Europa è morta e questo è il governo dell’improvvisazione. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, fosse stato Churchill avrebbe fermato il treno per il Sud in diretta tv. Draghi ci ha fatti uscire da questa narrazione da Padre Pio e ci ha fatto capire che se continua così dopo verrà la guerra. Quella vera".

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