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Luca Guadagnino: “Trump come Berlusconi, un capitolo triste nella storia degli Stati Uniti”

Il regista parla della sua prima serie TV, “We Are Who We Are”, da ottobre su Sky. Una storia di adolescenti americani che vivono in una base militare americana in Veneto, ambientata ai tempi delle presidenziali del 2016 che hanno portato all’elezione di Trump. In un’intervista a Variety Guadagnino afferma: “Così come Berlusconi è stato l’autobiografia dell’Italia, Trump può essere visto come un triste capitolo dell’autobiografia degli Stati Uniti”.
A cura di Andrea Parrella
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Sarà un intreccio tra Italia e America quello che farà da sfondo alla prima serie TV diretta da Luca Guadagnino, un progetto Sky-HBO prodotto da The Apartment e Wildside dal titolo We Are Who We Ar,  che qui in Italia vedremo a ottobre 2020, proprio su Sky. Composta da otto episodi, i protagonisti sono due adolescenti americani, una storia di formazione che mette al centro l'amicizia, i primi amori e quel groviglio di misteri chiamato adolescenza.

La trama di We are who we are

La serie è ambientata in Veneto, dove il quattordicenne newyorkese timido e introverso Fraser (Jack Dylan Grazer) si trasferisce  con la madre Sarah (Chloë Sevigny) e la compagna Maggie (Alice Braga), entrambe in servizio nell'esercito statunitense. Tom Mercier è Jonathan, un assistente di Sarah. Nella base militare veneta Fraser trova Caitlin (Jordan Kristine Seamón) adolescente apparentemente spavalda e sicura di sé che vive da anni con la sua famiglia nella base e parla italiano.

L'intervista di Guadagnino a Variety

In un'intervista rilasciata a Variety, Guadagnino ha spiegato l'intento del suo progetto, che ricorderà naturalmente le esperienze di Call me by your name, il suo successo in cui veniva riproposto quell'intreccio tra America e Italia che è stato, in sostanza, leitmotiv della sua vita. "Sono molto interessato ai comportamenti di questi personaggi", ha spiegato il regista e showrunner della serie, che racconta il senso della scelta di ambientare la serie in una base militare: "Ho pensato di portare la narrazione in una micro-America che rappresentasse una parte per il tutto. Ho proposto il mondo militare pensando che, come detto a Lorenzo Mieli, se dovesse andare bene la prossima volta potremmo portare il racconto in un'altra base. Potrebbe essere ovunque, in Giappone come in Africa". 

La serie è ambientata nel 2016, durante il periodo delle presidenziali americane che hanno portato all'elezione di Donald Trump: "Gli effetti delle elezioni del 2016 si avvertono oggi – spiega Guadagnino – Il passaggio dalla presidenza di Obama a quella di Trump ha scosso il mondo, è qualcosa che la gente non ha visto arrivare e con cui sta ancora facendo i conti. Va detto che, così come Berlusconi è stato l'autobiografia dell'Italia, Trump può essere visto come un triste capitolo dell'autobiografia degli Stati Uniti". 

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