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Lorenzo Flaherty: “Sono stato infangato, sono un uomo corretto”

Dopo il servizio trasmesso da “Le Iene”, l’attore Lorenzo Flaherty si difende delle accuse secondo le quali non avrebbe pagato alcuni addetti ai lavori del film “Il ragioniere della mafia” da lui prodotto.
A cura di Fabio Giuffrida
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Ieri sera a Le Iene è stato trasmesso un servizio nel quale alcuni addetti ai lavori de "Il ragioniere della mafia" si lamentavano di non essere stati pagati da Lorenzo Flaherty, produttore del film e attualmente concorrente di Ballando con le stelle. L'attore, intervistato dalla iena, non si è sottratto alle domande e ha assicurato che presto tutti verranno pagati. Una pessima figura per un uomo di spettacolo qual è Lorenzo Flaherty che sulla sua pagina ufficiale su Facebook ha voluto dire la sua scusandosi per il "pessimo show mandato in onda a Le Iene" e puntualizzando che gran parte delle persone che hanno lavorato al suo film sarebbero state pagate "eccetto chi ha infamato il suo nome". Queste le sue parole:

Potrei dire tante cose sui signori che sono apparsi in video ma, a differenza loro, preferisco un'aula di tribunale dove so per certo di aver ragione. Oggi tantissimi imprenditori si trovano in difficoltà e chiudono baracca, ma quasi nessuno finisce in Tv fatto passare come un delinquente. Per queste cose, se si pensa di aver ragione, esistono i tribunali e non lo sputtanamento pubblico; questi signori invece sanno di aver sbagliato e che l'unico modo di ferirmi era quello di rovinare la mia immagine, essendo un personaggio pubblico. Fermo restando il sacrosanto diritto che chi lavora va pagato, e così sarà perché così dev'essere, resta anche il fatto vero che chi sbaglia paga e qualcuno pagherà dei suoi errori. Questo è sicuro, vi dimostrerò che Flaherty è un uomo corretto e come al solito ci metto la faccia!

Poi ha rincarato la dose rispondendo ai commenti dei suoi fan:

Sono stato infangato in una sera, ora (con i tempi della giustizia) mi toglierò questo fango di dosso.

E sul presunto documento falsificato che prevedeva uno stanziamento dei fondi da parte del Comune di Calvello ha ribadito:

Qualcuno ha falsificato quel documento, ma non io […] E comunque non devo vergognarmi di nulla. Se mi fossi vergognato o se avessi avuto qualcosa da nascondere, non avrei parlato per più di 20 minuti con la iena. Non sono scappato come fanno in molti alla vista de Le Iene. Io ci metto la faccia!

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