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Lorella Cuccarini e Marco Columbro di nuovo insieme a La Vita in Diretta: “Come una coppia di fatto”

Lorella Cuccarini e Marco Columbro, grande coppia storica della televisione degli anni ’90, si riunisce a “La vita in diretta” ma questa volta nel rapporto ospite-conduttore. Un momento di grandi ricordi e di emozioni, come quando Columbro racconta dell’ictus del 2001: “Mi dissero che tu venisti a trovarmi, mi trovasti intubato e svenisti”.
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"È stato il mio compagno di giochi per anni ed è emozionante averlo qui, a La Vita in Diretta". Così Lorella Cuccarini presenta Marco Columbro, che dopo tanti anni ritorna a fare coppia con la storica amica, sebbene in un rapporto ospite-conduttore. Grande intesa tra i due ancora oggi, dopo tanti anni. La Cuccarini scherza con Marco Columbro"Ci consideravano una coppia di fatto". E Columbro: "Ma non lo eravamo?". Poi la verità: "Io e Lorella siamo stati partner in televisione, c'è sempre stato un feeling molto particolare ma non è mai successo nulla".

Il ricordo di Marco Columbro e Lorella Cuccarini

Inevitabile ripensare agli anni d'oro insieme in un sodalizio cominciato nel 1989 in uno speciale di San Valentino, "Una sera c'incontrammo", e proseguito con due edizioni di "Buona Domenica", cinque edizioni di "Paperissima", quattro di "Trenta ore per la vita" e "La grande avventura", show che celebrava all'epoca i quindici anni di Mediaset.

Era un'epoca in cui ci si divertiva, c'era un altro modo di fare televisione. Tra di noi c'era una alchimia completamente diversa rispetto alle coppie di oggi.

Insieme hanno condotto anche Il galà della pubblicità e Stelle a quattro zampe nel 1997 e il varietà del sabato sera A tutta festa". Sugli esordi da attore teatrale fino all'esordio in televisione, Marco Columbro risponde così:

Ero un attore di teatro, poi mi chiamarono per fare la voce di un pupazzo, il pupazzo di Mediaset, Five. Io risposi che ero un attore di teatro, che non facevo quelle cose. Poi dissero: "Guarda che ti pagano bene". E iniziai così.

Il teatro dopo la malattia

A questo punto si parla del dopo-tv, che coincide con l'ictus che colpì Marco Columbro nel 2001. Dopo il recupero, Marco Columbro riscoprì il teatro.

Feci "Tootsie" dopo l'ictus. Mi resi conto dopo la malattia di avere affinato la mia sensibilità, la mia femminilità. Siccome il personaggio deve apparire come donna, mi dissi che forse potevo provare. Accettai perché grazie alla malattia ho affinato una sensibilità per poter fare quel personaggio, altrimenti non sarei stato in grado di farlo. Guardai il film di Dustin Hoffman per capire come faceva lui, non faceva molte cose, due cose giuste per disegnare il personaggio. I grandi fanno sempre guardati, non per fare la copia. Prendi spunto per fare poi la tua cosa giusta.

L'ictus nel 2001

Il 7 dicembre 2001, mentre è in visita al monastero tibetano Samteng Ling di Graglia, in provincia di Biella, è colpito da un aneurisma cerebrale. Affronterà un coma, poi riuscirà a riprendersi. Racconta un aneddoto che riguarda proprio Lorella Cuccarini, che svenne quando vide Columbro intubato.

Ero ancora in rianimazione. Mi dissero che tu venisti a trovarmi, mi trovasti intubato e svenisti. Immaginate la scena. Dove si trova la forza per risalire? Nella famiglia. E nelle tante centinaia di lettere ricevute dai colleghi, dai fan. Una lettera di un condominio di Verona mi colpì particolarmente, mi dissero che si riunivano tutte le settimane per pregare per me. Questo significa che sei arrivato a toccare il cuore di queste persone.

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