Lorella Boccia a Fanpage.it: “Mi ispiro a Ellen De Generes” e rivela il suo vincitore di Amici 20
Il primo treno da Torre Annunziata, in provincia di Napoli, con la sola certezza di voler ballare. Poi l’ingresso nella scuola di Amici, l’incontro con Maria De Filippi che avrebbe cambiato il corso della sua vita e tanta gavetta: così Lorella Boccia è approdata alla conduzione di “Venus Club”, un late show italiano tutto al femminile del quale è padrona di casa, in onda il giovedì in seconda serata su Italia1. Tra le conduttrici più giovani sulle quali Mediaset abbia scelto di puntare, racconta a Fanpage.it le fasi del progetto, dalla gestazione alla messa in onda. E confida: “Mi ispiro a Ellen De Generes”.
Giovedì scorso è partito Venus Club, il tuo primo programma da conduttrice solista in onda su Italia1. Come e quando è nato il progetto di un Late Show?
L’idea di Venus Club è nata un bel po’ di mesi fa. Abbiamo cominciato a pensarci da febbraio per poi cominciare a lavorarci a novembre. In realtà, tutto è iniziato dopo la mia esperienza ad Amici quando si è deciso, insieme alla rete, di creare un progetto per Italia1.
Venus Club è un late show che abbraccia un genere, molto popolare anche all’estero, che mette al centro la figura del conduttore. Ti ha spaventato l’idea?
Mi sento assolutamente a mio agio. Ho sempre desiderato fare questo. Adoro quei format americani e mi piacerebbe seguire proprio quell’impronta. Mi ha convinto la possibilità di poter essere davvero me stessa e per la prima volta credo di esserlo stata.
A quale tra questi format ti ispiri?
Sto cercando di operare un’evoluzione soprattutto nella sfera professionale. A Rivelo, ad esempio, ero molto più impostata. Quello che sta accadendo con Venus è tutt’altra cosa. Mi rendo conto che è impossibile paragonarmi agli show americani, ma tra quelli che mi piacciono di più c’è quello di Ellen De Generes. Sono pazza di lei, la sposerei. Al di là della polemica nata dietro le quinte del suo show, nella quale non mi addentro perché non possiamo sapere cosa sia davvero accaduto. Mi piace l’idea della leggerezza in tv, il fatto di poterla portare nel mio show. Senza troppa precisione o troppo perbenismo. Sfido chiunque a trovare una donna che non sia folle. Facciamolo vedere.
La prima puntata ha fatto registrare il 5,7% di share. Qual è l'obiettivo, in termini numerici, per considerarlo un successo?
I numeri sono la cosa più lontana da me che si possa immaginare, anche perché non ero brava in matematica. Non era quello il mio obiettivo. Ovvio che se arrivano, mi fa piacere. Ma, con la massima umiltà e in punta di piedi, mi rendo conto che partire con un programma tutto mio su Italia1 è tanta roba. Sono felice per come sta andando. Poi numeri vanno e vengono, è l’ultimo dei miei pensieri.
Hai avuto a Venus Club Anna Tatangelo e Diletta Leotta. Entrambe hanno recentemente preso le distanze dal racconto della propria vita privata. Come hai superato questa ritrosia ?
Gli imprevisti accadono al di là di quanto uno riesca a prepararsi. Resta importante rispettare l’altra persona, anche laddove decida di non aprirsi. Anna Tatangelo, ad esempio, mi ha sorpresa. È stata pronta ad aprirsi e a raccontarsi senza peli sulla lingua. Ne sono felice.
Vieni dalla danza con Amici, poi è arrivata la conduzione. Sono pochissimi gli artisti usciti da quel contesto, oltre a te, a Stefano De Martino o Diana Del Bufalo che hanno fatto un percorso tanto trasversale. Cos'ha fatto la differenza nel tuo caso rispetto a quelli che non ce l’hanno fatta?
Sono una persona autocritica, che si distrugge per un nonnulla. Mi chiedo continuamente se quello che faccio è giusto o se posso migliorarmi. Ma non ho mai smesso di crederci. Mi piace talmente tanto quello che faccio che non permetterò a nessuno di ostacolarmi. Per quanto sia insicura, non consento a nessuno di rompermi le scatole se penso di stare seguendo la strada giusta.
Quale tra queste insicurezze è la zavorra più pesante?
Non si tratta di insicurezze legate al momento in cui stai salendo sul palco. Derivano da qualcosa che è molto lontano dal presente, come per tutti. Il fatto che io ammetta di essere insicura è un passo avanti. Prima ero solo determinazione. Adesso sono cresciuta, cerco di trovare il mio equilibrio. Non credo spariranno mai ma ci convivo e va bene così.
Mediaset ha dimostrato di volere coltivare volti nuovi usciti dai talent, dai social e dai reality show. Penso all'investimento che ti riguarda con Venus Club, oppure al format affidato a Tommaso Zorzi. Cosa cambierà abbassando l'età media dei conduttori della rete?
Mi auguro si continui su questa strada. In questo momento, lo fa Mediaset e lo fa Maria De Filippi. Sarebbe bello diventasse una realtà. Perché togliersi la possibilità di scoprire volti nuovi? Trovo sia giusto lasciare spazio ai giovani.
Hai incontrato delle resistenze?
Mi ritengo molto fortunata e vorrei ci fossero più persone fortunate come me. Nel mio caso c’è stata Maria De Filippi che mi ha aiutata a crescere e a evolvermi. Non tutti hanno avuto questa possibilità.
Come le hai parlato del tuo desiderio di condurre?
La produzione lo sapeva. Prima di condurre il daytime di Amici avevo già condotto Rivelo su Real Time, che è la stessa rete che trasmetteva la striscia quotidiana del talent. L’occasione di condurlo è nata così.
Venus Club è una Produzione Arcobaleno Tre, società di Lucio e Niccolò Presta. Che rapporto hai con la semplificazione "è in onda perché nuora di"?
Non ho mai amato le semplificazioni e laddove ci fossero rispetto comunque tutti i giudizi cercando di interpretarli come uno stimolo utile per fare sempre meglio. Lavoravo prima di entrare in Arcobaleno Tre e se lavoro anche dopo vuol dire che ho seminato bene e che ho senza dubbio anche una buona agenzia.
Qual è l'intervista che vorresti fare?
Da napoletana ti direi Sophia Loren. E poi colui che per me è un idolo, Maurizio Costanzo.
Dopo la chiusura di Live Non è la D'Urso che andava in onda la domenica in prima serata su Canale5, Lucio Presta ha scritto in un tweet ‘inizia la bonifica da quell'hard trash che ha contaminato la rete". Considerato il taglio del tuo late show e la caratura degli ospiti che vi partecipano, ritieni che il progetto sarebbe applicabile a quella fascia televisiva?
Intanto è una prima edizione e c’è ancora molto da fare, migliorare, io compresa. Il paragone mi sembra davvero esagerato, si parla di una professionista che ha moltissimi anni di esperienza alle spalle. Io faccio il mio percorso e spero di averne molto ancora da fare. Italia1 in questo momento è la collocazione ideale per me e il programma.
C'è stato Rivelo, adesso Venus Club. Qual è la prossima ambizione? Su quale rete e in quale fascia oraria?
Penso di non avere ancora la maturità per poter decidere quale rete e in quale fascia oraria. Ogni cosa arriva al momento giusto e, in questo momento, la cosa più giusta per me è quello che sta succedendo. Italia1 è proprio nelle mie corde, vorrei continuare qui la mia gavetta. In futuro penserò certamente a nuovi obiettivi e nuove fasce orarie. Per il momento, va bene così.
Amici ti ha lanciato. Sabato andrà in onda la finale. Chi vorresti vincesse?
Questa è cattiva, li ho conosciuti tutti (ride, ndr). È banale se dico ‘che vinca il migliore’? Il livello è molto alto. Io, ad esempio, adoro Giulia Stabile. È entrata che sembrava una bambina di 8 anni, adesso è quasi donna.
Da ballerina, che cosa pensi dell'atteggiamento di Alessandra Celentano nei confronti degli allievi?
Io la amo follemente. Mi rendo conto che il suo modo così schietto di dire le cose possa colpire ma è una donna buona, che sa fare molto bene il suo lavoro. Il suo carattere può non piacere, nel mio caso è stati uno stimolo.
Ti farai seguire dal punto di vista alimentare e fisico in gravidanza?
Non mi sono mai fatta seguire. Ho sempre avuto mia madre come punto di riferimento che mi ha insegnato ad alimentarmi in maniera sana. Adesso non smetterei mai di mangiare ma mio marito Nicolò mi tiene a bada.
La pressione è alta anche sul lavoro, tante donne non riescono a portare avanti carriera e famiglia: tu come intendi conciliarle? Ti senti privilegiata sotto questo punto di vista?
Avere la possibilità di condividere questi momenti e chiedere aiuto è importante. Mia madre e mia sorella sono disposte a trasferirsi da me. In più, con mio marito faccio molta squadra. Cercherò di portare mia figlia con me ovunque, ma senza stressarla.
Come si chiamerà tua figlia?
Non lo abbiamo ancora deciso ma sarà un bel nome italiano.
La mostrerai sui social?
Non ci ho pensato. Vivo i social con serenità, come uno svago e un modo per raccontarsi. Non ci trovo niente di male nel mostrare i propri figli.
Molti personaggi hanno scelto di condividere anche l’allattamento, per sdoganare questo tabù: per te è un momento da tenere privato o qualcosa che si può mostrare in pubblico?
Non ho pensato nemmeno a quello ma ritengo che, quando si sceglie di condividere la propria vita sui social, lo si debba fare dando il buon esempio. Senza spettacolarizzare. Ci sono momenti che vanno tenuti privati.