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Lodo Guenzi su un X Factor bis: “Finora nessuno mi ha chiesto di restare, non so cosa farei”

Il giudice di X Factor subentrato in corsa ad Asia Argento parla di questa esperienza a pochi giorni dalla finale. Al netto dell’ottimo rapporto con i colleghi, non conferma che ci sarà la prossima stagione e ammette di comprendere la scelta di Manuel Agnelli e Fedez, che hanno scelto di dire addio: ” Non credo che potrei fare il giudice per chissà quanto e non so se voglio essere famoso per molti anni”.
A cura di Andrea Parrella
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È arrivato in corso d'opera a X Factor e rischiai di uscirne vincitore con i Bowland, gruppo rivelazione di questa edizione del talent che si avvia alla conclusione. Lodo Guenzi ha vissuto un'esperienza parziale, subentrando in corso d'opera al posto di Asia Argento, estromessa a sua volta dal talent per la questione Jimmy Bennett che ne ha inevitabilmente compromesso la reputazione. Il frontman de Lo Stato Sociale ha raccontato la sua esperienza da giudice al Corriere della Sera, raccontando la sua esperienza nel talent e precisando che no, la sua permanenza non è certa:

Ora aspetto di fermarmi e capire cosa voglio fare. Finora nessuno mi ha rincorso e si è messo in ginocchio per chiedermi di restare, ma non so cosa direi

E se tra i transfughi dalla scrivania di giudice dovesse esserci anche lui, ci vedremmo proiettati verso una edizione di X Factor 2019 quasi del tutto rinnovata, visto l'addio ormai certo di Fedez e quello annunciato pochi giorni fa da Manuel Agnelli. Guenzi ammette di comprendere la ratio della loro decisione: "È una scelta che rispetto e capisco. Non credo che potrei fare il giudice per chissà quanto e non so se voglio essere famoso per molti anni".

Al netto di qualche incomprensione (la lite con Mara Maionchi nella seconda puntata) e la necessità di trovare una sua forma di rodaggio, che inizialmente si traduceva in lunghe argomentazione saggiamente rinominate attacchi di lodorrea, Guenzi ha trovato una sua collocazione e riconosce di aver trovato dei grandi pregi in ognuno dei suoi colleghi: "La prima persona a chiamarmi, prima della produzione, è stata Mara Maionchi: per me è stata una telefonata molto importante, la ringrazierò per sempre. Con lei abbiamo un bel rapporto, divertito. Con Manuel Agnelli c’è forse la minor distanza musicale. Ed è scattata la dinamica dell’amicizia, direi. Di Federico mi ha sorpreso l’onestà intellettuale e la capacità di ascoltare quello che arriva dal pubblico". Quali condizioni, insomma, per partecipare alla prossima edizione, questa volta dal principio?

Cambierebbe in peggio rispetto a ogni scelta che non prevede un mio amico. Se in giuria ci fossero, per dire, Andrea Appino o Dente, sarebbe bellissimo

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