Lite con insulti e accuse tra il cacciatore e la zia di Loris, lei: “Copre suo genero?”
Le telecamere di "Mattino Cinque" sono state testimoni di una brutta lite avvenuta tra due persone che gravitano attorno al caso del piccolo Loris Stival. Stiamo parlando del cacciatore Orazio Fidone, che ritrovò il corpicino del bimbo e Antonella Panarello, sorella di Veronica.
La donna stava rilasciando un'intervista ad un'inviata del programma di Canale 5. Lo staff della trasmissione si trovava proprio sul luogo del ritrovamento del cadavere. Sul posto è giunto anche il cacciatore che ha iniziato a urlare contro la signora Antonella:
"Vattene a casa ad accudire i tuoi figli, vattene a casa stro**etta, vattene a casa. Butti fango, stro**etta, vattene a casa".
Antonella Panarello e la giornalista di Mattino Cinque hanno raggiunto il cacciatore. Così la zia di Loris ha replicato:
"Non butto fango. Me lo dica lei perché è venuto proprio qua. Me lo dica lei".
Fidone si è allontanato a bordo della sua auto. La Panarello, invece, ha aggiunto:
"Io sono qua perché deve venire fuori la verità. Quel bastar**, pure se è stato lui, se è stato suo genero, si sta coprendo il matrimonio della figlia? Non me ne frega un c****. Scusate. Deve venire fuori quell'essere inutile e bastar**, perché se gli vado dietro, io gliele metto le mani al collo, come le hanno messe a mio nipote le mani al collo".
L'avvocato di Davide Stival ha chiesto ad Antonella Panarello il silenzio
Proprio ieri sera, Antonella Panarello è intervenuta nella trasmissione "Chi l'ha visto?". L'avvocato di Davide Stival, infatti, l'aveva invitata a non rilasciare più dichiarazioni nei programmi televisivi. Le parole del legale sono state:
"Vi sono delle testimonianze televisive che intervengono in continuazione, con soggetti quali la sorella della signora Panarello, che interviene un giorno per dire una cosa e nella stessa giornata per dirne un’altra esattamente contraria per poi riprendere…Quello che infastidisce è questa continua invasione da parte di questi soggetti che intervengono a ruota libera, con fatti della vita privata che vi assicuro – per quello che mi è stato riferito – non hanno nemmeno titolo per essere riferiti, alcuni di loro non avevano rapporti da tempo con la famiglia di Davide Stival. […] Non vi è motivo di parlare se non si hanno cose importanti da dire. Spero sia un auspicio al silenzio”.