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Perché Lisa Lynn Masters si è suicidata: la depressione per una carriera mai decollata

La storia triste di Lisa Lynn Masters, ex giornalista che lasciò la carta stampata per il mondo del cinema e della tv ma con una carriera che non è mai riuscita a decollare.
A cura di G.D.
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È diventato un caso internazionale il suicidio di Lisa Lynn Masters, l'attrice morta suicida nella notte tra il 17 e il 18 novembre in Peru, in una stanza dell'hotel Nuevo Mundo di Lima. Soffriva di depressione e, dalle prime indagini, sul posto sono state rinvenute diversi psicofarmaci e antidepressivi.

Lisa Lynn Masters ha posto fine alle sue sofferenze impiccandosi in questa stanza d'albergo di Lima, dove si trovava per prestare il volto ad una campagna di alta moda. La notizia ha fatto il giro del mondo eppure il nome di Lisa Lynn Masters era noto solo al mondo degli addetti ai lavori. La sua carriera non è mai seriamente decollata agli occhi del grande pubblico, anche se comunque era tra le fortunate che era riuscita a vivere della sua più grande passione.

Una carriera mai da protagonista

Nasce ad Omaha, il paese del baseball e dei grandi affaristi, il luogo in cui è nato anche Warren Buffett, per dirne uno. Cresce però ad Asheville, nel North Carolina, la città dei Vanderbilt in cui consegue una laurea in comunicazione presso l'Appalachian State University. Comincerà una carriera di reporter nei media locali per poi spostarsi a New York, la Grande Mela, la città delle grandi occasioni. È qui che Lisa Lynn Masters comincia a studiare recitazione riuscendo però, al tempo stesso, a concludere i suoi studi conseguendo il titolo di giornalista dopo un Master. Gli anni '90 le danno l'occasione della vita: è nel cast di "Attacco al potere" (1998) di Edward Zwick. Da quell'anno lascia il giornalismo per intraprendere la carriera di attrice a tempo pieno.

Ma le cose non vanno come sperate. I ruoli sono sempre da ‘guest' in serie televisive di medio-grande successo, le maggiori sono "Gossip Girl", "Law & Order Criminal Intent" e "Ugly Betty". Arriva un'occasione con la produzione Netflix "Unbreakable Kimmy Schmidt" in un ruolo che sarebbe stato ricorrente nel corso delle stagioni. E, tra una ripresa e l'altra, tantissime campagne di moda e comunicazione. Anche a 52 anni, il suo volto continuava a sembrare radioso, gentile e affascinante. Qualcosa, però, non la rendeva completa, da qui il suicidio che ha colto tutti di sorpresa. Lascia un marito, William Brooks, sorpreso e, attualmente, ancora in stato di shock per quanto accaduto.

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