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Lisa e l’educazione severa della matrigna Graziella che reagisce: “Tutte bugie, ho le registrazioni”

La seconda storia di C’è posta per te sembra un castello di carte. Lisa attacca il padre e la matrigna Graziella, che le ha dato un’educazione severa, ma quando arrivano, loro smentiscono: “Mi ha detto di impiccarmi, io ho tutto registrato. Se vuoi, Maria, ti faccio vedere tutto”. La verità forse è nel mezzo.
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Da tre anni, la signora Lisa non vede e non sente suo padre: è la seconda storia della terza puntata di C'è posta per te. Quando gli chiede un appuntamento, lui tentenna: "Conosci la situazione". La situazione ha un nome: Graziella, la seconda moglie di suo padre. Una donna molto severa, che ha cresciuto anche Lisa: "Al mattino, dovevo pulire la cucina e il bagno con la candeggina e poi andare a scuola. Quando tornavo, dovevo ripulire ancora". E per i compiti: "Se sbagliavo una parola, lei mi faceva leggere ancora fino alla fine. Se sbagliavo, mi dava una sberla e di sberle ne ho prese tante. Io l'ho sempre chiamata mamma". La signora Graziella diceva: "Non sei figlia mia e ti devo educare bene. Devi essere meglio delle altre e se ti sgrido, è per questo". Ma quando nasce la figlia di Graziella, vede che ci sono comportamenti diversi, ci sono evidenti disparità. Nel 2006, la signora Lisa conosce il suo futuro marito e nasce una bambina. Nel 2012, si separa. Nel 2015, conosce il suo attuale compagno e nasce un'altra bambina. Non hanno mai ricevuto aiuti economici.

Due anni fa, la signora Lisa decide di mettersi alla ricerca della sua vera madre e la trova. Ma viene attaccata dalla sua famiglia. Finisce in analisi. Si scopre che la severità di Graziella ha pregiudicato la sua serenità. Quando arrivano in studio, Graziella ammonisce subito il padre di Lisa, che si commuove nel vederla.

Papà, mi manchi tantissimo. Mi mancano anche le cose più stupide, anche quando non ti rispondevo al telefono e adesso ne ho tanto bisogno. Sei un punto di riferimento per me. Ho preso io la decisione di non sentirci più, ma è stato solo per rendere la quotidianità più tranquilla a voi. A te Graziella, non ti devo chiedere scusa di niente. È stato tutto frainteso. Ma quello che volevo dirti è che per rendere il nostro rapporto senza quel velo nero che mi portavo dietro da tanti anni e il perché io volevo sapere perché eri stata severa con me. Io ho fatto un percorso terapeutico e lui è papà mio. Io ti sono riconoscente comunque, ma lui è papà mio. Io amo papà

La reazione della matrigna: "Ho registrato tutto"

Ma i genitori hanno una reazione diversa e una versione diversa: "Non ti ha detto che se l'abbiamo allontanata, l'abbiamo fatto per il suo bene? Aveva tanti ragazzi, non te l'ha detto?". E sulla questione economica: "Non so perché tira questa storia fuori. Come è stata aiutata la sorella, noi abbiamo aiutato lei. Ti abbiamo pagato la porta del bagno, 2500 euro. I soldi che abbiamo speso per la macchina di Claudia. Quando è successo il fatto del tuo primo marito, tu non hai voluto che io mi intromettessi. E non hai voluto niente dal secondo marito, quando potevi chiedere qualsiasi cosa". E la madre reagisce punto per punto: "Mi ha detto impiccati, mi ha detto che mi denuncia perché metto le foto delle figlie su Facebook. Ho tutto registrato sul cellulare, ho tutto registrato. Se vuoi, Maria ti faccio vedere tutto". E quando ha cercato la madre: "Sì, mi sono ingelosita quando ha cercato la madre perché ero io a tenergli la mano quando non stava bene, io l'ho sposata. Non la madre. Io l'ho fatto e quando la signora si è lasciata col marito, chiedile cosa le ho detto: ti sei prima lasciata col marito tu, che io a pagare il prestito che ho fatto per sposarti". 

Il lieto fine

Alla fine, Maria però può togliere la busta, nonostante tutto. Il padre e la figlia si riabbracciano, così come con la matrigna. L'impressione è che la verità, in questa storia, sia nel mezzo.

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