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Linus condanna Fabio Volo per l’attacco a Salvini: “Non era autorizzato, mi scuso”

Con un lungo post su Instagram il direttore di Radio Deejay si scusa pubblicamente per l’attacco di Fabio Volo a Matteo Salvini in relazione alla vicenda del citofono a Bologna. “Vai a suonare ai camorristi se hai le palle str***o”, aveva detto il conduttore. “È un comizio quando una persona esprime dei concetti e chi hai di fronte sai già che non avrà modo di ribattere”, ha detto Linus.
A cura di Andrea Parrella
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Hanno fatto discutere, e non poco, le parole pronunciate da Fabio Volo contro Matteo Salvini, nel corso del programma radiofonico Il Volo del Mattino. Il conduttore ha contestato apertamente l'ex ministro dell'Interno dopo la vicenda del citofono. "Vai a suonare ai camorristi se hai le palle str***o", ha detto Volo, facendo riferimento al leader leghista.

A intervenire sulla vicenda, a poche ore di distanza, è stato Linus, direttore di Radio Deejay, che con un lungo post su Instagram ha fatto chiarezza esprimendo la sua linea di pensiero e, in sostanza, scusandosi per i modi e le parole usate da Fabi Volo:

Due parole sulla vicenda Volo / Salvini.
Viviamo in un’epoca in cui si pensa che si possano affrontare temi delicati come la politica sulle pagine di un social network. Non si può.
Non c’è lo spazio, non c’è il tempo.
Quindi non si fa.
O si fa solo se si è in malafede.
Di politica, cioè di vita, si dovrebbe parlare guardandosi negli occhi, altrimenti si riduce tutto al solito triste tifo da stadio.
Oppure a un comizio.
Come ha fatto Fabio, in maniera scomposta e senza la mia autorizzazione, questa mattina.
È un comizio quando una persona esprime dei concetti e chi hai di fronte sai già che non avrà modo di ribattere.
Per questo non si fa.
Quello che ha detto Fabio, cioè che Salvini a Bologna si è comportato da bullo arrogante, è sacrosanto e condivisibile da qualunque persona perbene.
Ma si passa dalla parte del torto nel momento in cui lo si fa usando il linguaggio che ha usato Fabio (di cui mi scuso a nome della radio che dirigo) e quando soprattutto sai già che non ci sarà modo di avere un confronto.
Perché purtroppo la gente non è disponibile nè a parlare nè ad ascoltare, ma vuole soltanto vedere confermate le proprie posizioni.
È sbagliato ma è così, e siccome noi che andiamo in onda su una radio come la nostra lo sappiamo, sappiamo anche che non ce lo possiamo permettere.
Una piccola cosa però ci tengo a precisare, che dà l’idea della superficialità di molti che mi hanno scritto: il mio “padrone” da qualche mese a questa parte si chiama John Elkann, gruppo Exxor, o FCA se preferite. Non mi risulta siano di sinistra.
Leggete, informatevi, ragionate con la vostra testa.
E poi sì, votate per chi cazzo volete.
Grazie
L

Due parole sulla vicenda Volo / Salvini. Viviamo in un’epoca in cui si pensa che si possano affrontare temi delicati come la politica sulle pagine di un social network. Non si può. Non c’è lo spazio, non c’è il tempo. Quindi non si fa. O si fa solo se si è in malafede. Di politica, cioè di vita, si dovrebbe parlare guardandosi negli occhi, altrimenti si riduce tutto al solito triste tifo da stadio. Oppure a un comizio. Come ha fatto Fabio, in maniera scomposta e senza la mia autorizzazione, questa mattina. È un comizio quando una persona esprime dei concetti e chi hai di fronte sai già che non avrà modo di ribattere. Per questo non si fa. Quello che ha detto Fabio, cioè che Salvini a Bologna si è comportato da bullo arrogante, è sacrosanto e condivisibile da qualunque persona perbene. Ma si passa dalla parte del torto nel momento in cui lo si fa usando il linguaggio che ha usato Fabio (di cui mi scuso a nome della radio che dirigo) e quando soprattutto sai già che non ci sarà modo di avere un confronto. Perché purtroppo la gente non è disponibile nè a parlare nè ad ascoltare, ma vuole soltanto vedere confermate le proprie posizioni. È sbagliato ma è così, e siccome noi che andiamo in onda su una radio come la nostra lo sappiamo, sappiamo anche che non ce lo possiamo permettere. Una piccola cosa però ci tengo a precisare, che dà l’idea della superficialità di molti che mi hanno scritto: il mio “padrone” da qualche mese a questa parte si chiama John Elkann, gruppo Exxor, o FCA se preferite. Non mi risulta siano di sinistra. Leggete, informatevi, ragionate con la vostra testa. E poi sì, votate per chi cazzo volete. Grazie L

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"Lei è uno spacciatore?", la trovata di Salvini a Bologna

A scatenare le parole di Fabio Volo nei confronti di Matteo Salvini è stata la recente trovata dell'ex ministro dell'Interno, che sta mettendo in campo tutte le sue risorse per la battaglia elettorale in Emilia Romagna, vista la ricaduta che il voto potrebbe avere sulla situazione politica nazionale. A margine di un comizio a Bologna, Salvini ha fatto seguito alla segnalazione di una donna del quartiere, citofonando a un presunto spacciatore della zona, il tutto in diretta Facebook e davanti alle telecamere di numerose emittenti televisive. “Buonasera. Lei è al primo piano? Ci può far entrare cortesemente? Perché ci hanno segnalato una cosa sgradevole e volevano che lei la smentisse, ci hanno detto che da lei parte lo spaccio del quartiere. Giusto o sbagliato?”. 

Fabio Volo contesta Salvini in diretta radio

Il gesto di Salvini ha indignato buona parte dell'opinione pubblica, soprattutto per aver esposto a gogna pubblica una famiglia, mostrando in modo chiaro nomi e cognomi. In diretta radiofonica a poche ore di distanza dai fatti, Volo ha commentato la vicenda in modo rabbioso e senza troppi peli sulla lingua, rivolgendosi direttamente a Salvini: "Vai a suonare ai camorristi se hai le palle str***o, non da un povero tunisino che lo metti in difficoltà str***o, sei solo uno str***o senza palle. Fallo con i forti lo splendido, non con i deboli".

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