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“Le inviate ridono mentre i cani vengono torturati”, Elisabetta Franchi attacca Le Iene per Yulin

Il servizio di Giulia Innocenzi a “Le Iene”, andato in onda ieri sera, ha chiaramente sconvolto l’opinione pubblica. Ma non tutti hanno avuto la scontata reazione di sdegno contro una civiltà che considera cani e gatti animali da mangiare al pari di specie che in occidente consumiamo con meno scrupoli. Il servizio, che non fa sconti, non è piaciuto a Elisabetta Franchi. La stilista e attivista non ha gradito la leggerezza delle inviate, le risate in sottofondo mentre i cani venivano torturati e macellati.
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Cani ammassati in gabbie strettissime con le zampe attorcigliate e legate, poi torturati e macellati, cucinati arrosto per il Festival di Yulin, in Cina in cui si mangiano cani e gatti. Il servizio di Giulia Innocenzi a "Le Iene", andato in onda ieri sera, ha chiaramente sconvolto l'opinione pubblica. Ma non tutti hanno avuto la scontata reazione di sdegno contro una civiltà che, tutto sommato, è diversa dalla nostra e che considera cani e gatti animali da mangiare al pari di specie che in occidente consumiamo con meno scrupoli. Il servizio non fa sconti, le immagini sono davvero forti. Forse sarebbe bastato sensibilizzare in modo inverso, provare a comprendere le ragioni culturali che sono alla base di un gesto che la nostra civilità non contempla. "Le Iene" hanno preferito un approccio più diretto.

Le critiche di Elisabetta Franchi

Tra le tante critiche, quella "vip" di Elisabetta Franchi. La stilista non ha gradito le scene fortissime presenti all'interno del servizio di Giulia Innocenzi, così come i toni utilizzati dalla giornalista. Non ha apprezzato la scelta di accostare momenti di gioco a ilarità a quelle immagini fortissime. Elisabetta Franchi, come è noto, è una attivista dei diritti degli animali ed ha pubblicato su Instagram un commento al programma.

ERO FELICE CHE FINALMENTE LE IENE METTEVANO IN ONDA IL MASSACRO DELLO YULIN DOVE COMBATTIAMO TUTTI I GIORNI, DOVE ABBIAMO COSTRUITO UN RIFUGIO E DOVE PERSONE SPECIALI COME DAVIDE COMBATTONO PER DARE A QUESTE ANIME UNA DIGNITÀ!!!! Ma, purtroppo mi chiedo come Alessia Marcuzzi e tutta la redazione delle Iene abbiano potuto mandare in onda questo servizio montato con così tanta leggerezza al limite del comico. Non mi capacito come @giuliainnocenz @francescadistefano che hanno visto e vissuto personalmente il massacro dello #Yulin2018 siano riuscite anche a RIDERNE. Ma trovo ancora più triste e fuori luogo l’inclusione di queste scene imbarazzanti e comiche all’interno di un video così toccante e doloroso. È VERGOGNOSO!!!
Pretendo chiarimenti e scuse ufficiali a nome di chi, come me, ha sofferto davanti a questo MALE, LOTTA E CONTINUERÀ A LOTTARE tutti i giorni per sconfiggerlo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! DI CERTO NON RIDENDO..

Tiziano Ferro, simbolo alla lotta contro il Festival

Lo scorso giugno, Tiziano Ferro è stato il simbolo alla lotta contro il Festival di Yulin. Attraverso un video postato sulla sua pagina Facebook, il cantautore di Latina ha preso una posizione netta sul Festival: "Ogni anno a Yulin più di 10.000 cani vengono brutalmente torturati e uccisi e massacrati, e a causa delle povere condizioni igieniche, più di 3.000 persone muoiono di rabbia". 

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