Le Iene nelle scuole di Forcella: i bambini sono stanchi della camorra, il video
Si tratta di un male che le istituzioni sono ancora lontane dal debellare eppure, quando a farne le spese sono bambini di circa dieci anni, dovrebbe essere compito degli adulti porre un freno alla mattanza. Stiamo parlando di camorra, la piaga sociale diventata un tutt’uno con la città di Napoli, teatro di alcuni tra gli scontri più sanguinosi che la storia ricordi. A occuparsene è la trasmissione Le Iene, il programma di Italia 1 condotto da Ilary Blasi e il duo formato da Luca e Paolo.
Dopo essere stato sparato a Manduria, è nuovamente Giulio Golia a occuparsi di questa situazione incresciosa. Il servizio è stato ambientato a Forcella, uno dei quartieri storici di Napoli e, forse, anche uno tra i più pericolosi. Qui, da diversi mesi ormai, molte famiglie hanno deciso di ritirare con un certo anticipo i propri figli dalla scuola nel tentativo di evitare che i bambini rimangano coinvolti nelle violente faide che stanno scuotendo il quartiere. Golia ha visitato l’istituto intitolato ad Annalisa Durante che, su una scolaresca di circa 900 alunni, si ritrova a ospitarne solo la metà. A denunciare la presenza della camorra nel quartiere, più che gli adulti, sono gli stessi bambini, ragazzini di appena dieci anni che, con un disincanto inusuale per la loro età, raccontano di aver assistito a moltissime sparatorie avvenute proprio tra gli stessi vicoli che ognuno di loro avrebbe il diritto di percorrere senza temere per la propria vita.
I bimbi sono stanchi della situazione in cui versa il quartiere di Forcella eppure, come se non avessero mai conosciuto altro, sembrano incapaci d’immaginare un futuro diverso e non governato dalle bande criminali camorristiche. Golia si è concentrato sulla triste rassegnazione di buona parte di questi ragazzini e dei loro genitori, gli stessi che, a telecamere spente, raccontano di aver ormai compreso di non poter far nulla per la loro città perché, come dice uno: “Napoli è uno splendido presepe. Sono i pastori a essere marci”.
Dopo il servizio di Viviani sulla prostituzione minorile, Golia ha analizzato un’altra pericolosa piaga sociale che, come la precedente, sembra capace di creare sconcerto solo a posteriori di qualche terribile tragedia. La storia della 14enne Annalisa, purtroppo, ha insegnato ben poco. Ecco il video della denuncia.