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Le Iene fermano il servizio sugli scontrini di Renzi. L’autore: “Mai subite pressioni”

Il caso curioso del servizio dell’inviato Dino Giarrusso, incentrato sulla vicenda degli scontrini di Renzi, che proprio oggi è giunta a conclusione con l’archiviazione della Corte dei Conti della Toscana. L’autore spiega su Fb di non sapere del perché il servizio non sia andato in onda, ma di non essersi mai sentito pressato da Mediaset.
A cura di Andrea Parrella
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Il servizio di Dino Giarrusso, previsto per la puntata de Le Iene di lunedì sera, era già pronto, lanciato sulla pagina social con l'anteprima consueta preparato, ad hoc, dal programma di Italia 1. Trattava di nuove, presunte indiscrezioni, inerenti la vicenda degli scontrini di Matteo Renzi, per la quale l'attuale premier era sotto inchiesta in relazione ai rimborsi spese quando era sindaco di Firenze e presidente della Provincia, dal 2004 al 2009Nel frattempo, questa mattina, è giunta la notizia della Corte dei Conti della Toscana che ha deciso di archiviare entrambe le inchieste perché, in seguito ad un'analisi approfondita degli scontrini, ha stabilito che non sono state riscontrate irregolarità e spese al di fuori dagli scopi istituzionali.

Ma quel servizio non è andato in onda, come annunciato dallo stesso inviato del programma sulla sua pagina Facebook. Per la verità Giarrusso, come si evince nel suo post, anticipava prima della serata di avere tre servizi pronti per la puntata (in diretta) e di non sapere ancora quale dei tre sarebbe stato trasmesso. In seguito ha rettificato proprio in commento al suo post, scusandosi per il fatto che nessuno dei tre servizi sarebbe stato trasmesso. Nessuna motivazione e precisazione fornita dall'emittente, né tantomeno dal programma, solo silenzio rispetto a una vicenda calda che fa emergere il sospetto ci sia stato uno stop arrivato dall'alto. A chiedersi infatti del perché dell'oscuramento del servizio, che prometteva nuovi risvolti della vicenda legata al presidente del Consiglio Matteo Renzi, sono stati soprattutto alcuni telespettatori sui social network, presumendo fosse effettivamente curiosa la decisione tempestiva di bloccare un servizio dotato di un tale potenziale. Ed anche i commenti al post dello stesso Giarrusso, lasciano immaginare che qualche cosa di strano ci sia.

Giarrusso smentisce la censura

A dare un'idea più chiara della situazione è stato, nelle ultime ore, in seguito alla divulgazione della notizia, lo stesso inviato de Le Iene, che con un lungo post ha fatto intendere di non sapere nulla dei motivi per i quali il servizio non sia andato in onda. Ma Dino Giarrusso ci tiene a precisare di non aver subito, da parte dell'editore, pressione di alcun tipo per il suo lavoro.

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