‘Le Iene’ a processo: chiesti 4 mesi per Filippo Roma e multa per D’Alessio/Tatangelo
Continua il processo di Cairo Editore contro Le Iene, rei a loro dire di aver infamato due dei loro settimanali di punta. Fu nel febbraio del 2013 che la iena Filippo Roma accusò il settimanale Nuovo di pubblicare interviste fantasma, scatenando la reazione furibonda del Direttore Riccardo Signoretti, che dalle pagine del suo giornale annunciò subito querela. Così Signoretti si espresse a riguardo, manifestando l'accesa volontà di procedere per via legale:
Lo show ha raccolto dichiarazioni da una serie di personaggi che sostengono di non averci rilasciato le interviste pubblicate. Interviste che loro stessi a noi non hanno smentito anche perchè possediamo tutta la documentazione che ne certifica l'autenticità […] Raccolte le registrazioni, era chiaro che mostrare a Le Iene le nostre prove non sarebbe servito a nulla, ci avrebbero ugualmente diffamati. Allora abbiamo invitato il programma a non mandare in onda il servizio spiegando loro che avevamo tutte le prove, organizzate per essere fornite all'autorità giudiziaria. L'appuntamento del pomeriggio dunque era annullato […] La richiesta di risarcimento dei danni [contro Le Iene, ndr] sarà pesante come la loro volontà di arrecare danno attraverso l'inganno.
Da qui, la volontà di portare in tribunale anche i personaggi famosi che avevano rilasciato le loro testimonianze a Le Iene, tra i quali la coppia formata da Gigi D'Alessio e Anna Tatangelo, la soubrette Elenoire Casalegno, Vanessa Incontrada e Belén Rodriguez. Quest'ultima intervenne illo tempore nel corso delle prime tappe processuali, dichiarando di sentirsi profondamente a disagio: "Che brutta situazione, mi sento a disagio come se avessi fatto qualcosa". E se per l’ex direttore di Italia 1 Luca Tiraboschi e per Vanessa Incontrada l’accusa ha richiesto l’assoluzione, rispettivamente perché il fatto non sussiste e perché il fatto non costituisce reato, per gli altri la situazione sembra profondamente diversa.
Il pm ha infatti chiesto ben quattro mesi di reclusione per la ‘iena' Filippo Roma, sempre per presunto atto di diffamazione ai danni della casa editrice Cairo, e pene minori per gli altri imputati, nella seguente misura: 800 euro per Davide Parenti, autore e regista del programma trasmesso su Italia 1, 600 euro chiesti per il cantante Gigi D’Alessio, per la moglie Anna Tatangelo e per Elenoire Casalegno. Tutto ciò perché il gruppo di famosi avrebbe risposto alle domande del giornalista Filippo Roma, confermandogli che alcune dichiarazioni pubblicate dai settimanali in questione sarebbero state del tutto inventate. La Cairo, di tutta risposta, ha dichiarato di essere in possesso delle registrazioni audio, conservate negli archivi dei due periodici.