video suggerito
video suggerito

Le figlie di Gigi Proietti: “Era timido, voleva fossimo noi a dirgli ‘ti voglio bene'”

Il 1 giugno sono state ospiti del programma Oggi è un altro giorno le figlie di Proietti, Susanna e Carlotta, che hanno ricordato il padre insieme alla conduttrice Serena Bortone. Parlando dell’attore: “Non era un padre espansivo negli affetti, era una persona timida. Cercava l’attenzione da parte nostra, voleva farsi dire lui “ti voglio bene”.
A cura di Andrea Parrella
187 CONDIVISIONI
Immagine

Sono trascorsi solo pochi mesi dalla morte di Gigi Proietti, che se n'è andato il 2 novembre 2020, giorno in cui avrebbe compiuto 80 anni. Il 1 giugno sono state ospiti del programma Oggi è un altro giorno le figlie di Proietti, Susanna e Carlotta, che hanno ricordato il padre insieme alla conduttrice Serena Bortone. Le due figlie, nate dall'amore tra Gigi Proietti e la moglie Sagitta Alter, ricordano le tappe più importanti della carriera del papà ma lasciando molto spazio anche ai racconti di Gigi come uomo e come padre. "Oggi mamma sta meglio", spiegano parlando dello stato della madre dopo la scomparsa di Gigi Proietti. Quindi hanno aggiunto:

Lei è la nostra roccia e noi siamo la sua. Siamo tre donne molto forti.

Susanna e Carlotta Proietti si sono quindi concentrate sul ricordo del padre, descritto come un uomo timido e non particolarmente invadente, quasi a sfiorare il restituire l'impressione all'esterno di essere freddo: "Non era un padre espansivo negli affetti, era una persona timida. Cercava l'attenzione da parte nostra, voleva farsi dire lui “ti voglio bene”, ma lui non si lasciava andare a grandi parole". Nonostante ciò il rapporto tra Proietti e le figlie è sempre stato molto stretto e non mancavano i consigli e suggerimenti:

Uno tra tutti era quello di andare per la nostra strada, di non farci influenzare e di seguire le nostre idee

Il ricordo torna quindi ai giorni seguiti alla morte di Proietti, durante i quali i cittadini di Roma, così come l'Italia intera, si sono raccolte attorno alla famiglia, mostrando un enorme affetto per l'uomo e l'artista: "È stato un momento di lutto collettivo e questo ci ha fatto sentire meno sole. Il fatto che in tanti piangessero papà non ci ha tolto nulla, anzi ci ha arricchito di amore". Per poi concludere serenamente:

Nella sofferenza noi siamo fortunate, papà lo possiamo sempre andare a ritrovare, abbiamo molto che ci ricordi e ci faccia sentire vicino papà. Non vale lo stesso per tutti.

187 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views