Le Coliche: “L’indie è morto perché morire è una cosa molto indie. Ora spazio ai tormentoni estivi”
Autori, sceneggiatori, attori. Vengono da Roma Nord, precisamente da Vigna Clara, e hanno 26 e 28 anni. Sono i fratelli Claudio e Fabrizio Colica, fondatori del team di videomaker capitolino chiamato, nomen omen, Le Coliche. Laureato in Comunicazione pubblica e d’impresa l’uno, uscito a pieni voti dal Centro Sperimentale di Cinematografia l’altro, hanno incrociato sul loro cammino Giacomo Spaconi, regista e fotografo, e si sono fatti adottare. Insieme hanno prodotto una serie di video virali che, sul web e sulle maggiori testate nazionali, hanno trovato la loro collocazione nel genere ‘parodia'.
Che poi, sarebbe riduttivo pensare che si limitino solo a questo. I video de Le Coliche si avvalgono di personaggi ben studiati, sceneggiature costruite ad arte, una regia che strizza l'occhio a brevi cortometraggi satirici. Il loro sogno di convertire una passione, quella per l'audiovisivo, in un lavoro pare sia diventato realtà. Migliaia di visualizzazioni sotto i loro video, che si prendono gioco di mondi molto diversi, dall'indie a quello dei documentari con Alberto Angela passando per il circolo dei vegani.
Le imitazioni di grandi nomi dell'indie, come Calcutta, Tommaso Paradiso dei The Giornalisti e Levante (diventata, nel loro immaginario, la spietata Ponente che sogna la pasta col tonno) hanno generato un vero e proprio hype intorno all'uscita di ogni singolo video, che ha portato via via anche a svelare la surreale identità di Liberato, ovvero quella di Albano Carrisi.
Chi sono Le coliche e perché questo nome?
Le Coliche sono due fratelli: Claudio e Fabrizio Colica, che hanno fatto del loro cognome un punto di forza. Non potendo, per ovvi motivi, aprire una gastronomia o diventare gastroenterologi, abbiamo deciso di aprire un canale Facebook. Giacomo Spaconi, regista e fotografo, si è gentilmente immolato alla causa e ha deciso di adottarci.
Calcutta, i The giornalai e Ponente. L’indie è davvero morto?
L'indie muore ogni volta che viene nominato, pubblicizzato, passato in radio. L'indie muore dal momento in cui viene identificato come un “genere”. L'indie muore ogni volta che va in prima serata sulle reti nazionali. L'indie è morto perché morire è una cosa molto indie. Oggi giorno se diventi famoso ti butti automaticamente nella fossa dei leoni, bisogna aspettarsi, oltre ai complimenti, anche una nostra imitazione. Piglia e porta a casa.
Levante, Edoardo D'Erme e Tommaso Paradiso vi hanno chiamato dopo che i video sono diventati virali?
Levante e Tommaso Paradiso ci hanno contattati su Instagram e sono stati molto carini. Hanno apprezzato molto le nostre parodie e Levante ci ha anche taggati in un video in cui imitava la sua imitatrice (una specie di inception), Liliana Fiorelli . Edoardo D'Erme chi è? (autocit.)
E poi voi avete anche il vostro Liberato….
Quando abbiamo avuto l'onore di incontrare Albano (il vero Liberato, appunto), ci ha raccontato che ai suoi tempi esisteva già un cantante che faceva la stessa cosa: costruì una carriera musicale senza mai mostrare la sua identità. E' un'ottima operazione commerciale. Al di là di quale possano essere i nostri gusti musicali, la cosa piacevole è vedere che finalmente non venga messa in primo piano la vita privata di un artista, la sua sfera intima, relazionale ecc., ma esclusivamente la sua espressione artistica, fatta di musica e voce, punto.
Con l’ultimo video, però, prendete di mira i tormentoni estivi e, in particolare, il Pem Pem di Elettra Lamborghini. È un po’ lo stesso fenomeno che l’anno scorso fu generato dal Despacito di Luis Fonsi?
I protagonisti del nostro video sono tre sudamericani perché non c'è estate in cui manchi un brano ispanico cantato, spesso e volentieri, allo stesso modo e con le stesse basi, dagli stessi cantanti. Vengono scongelati dal clima torrido. Abbiamo osservato il fenomeno Lamborghini. Ha pensato: “Ma se io scrivessi una canzone in spagnolo, riuscirei a creare una Hit estiva?”. Ci piace immaginare i retroscena, cercare di ricreare nella nostra immaginazione cosa ci sia dietro un fenomeno popolare come è stato l'anno scorso Riccione dei Thegiornalisti e quest'anno Pem Pem di Elettra Lamborghini.
Qual è, invece, la vostra vera canzone dell'estate?
Giacomo: “The house of the rising sun”
Fabrizio: “Cratere” di Frah Quintale (come sono indie)
Claudio: “Jingle Bells” (mi fa sentire al fresco)
Quale sarà la prossima idea sulla quale lavorare?
Ultimamente stiamo lavorando su tantissime idee. Alcuni sono format a cui siamo molto affezionati, come Alberto e Piero Angela, la saga Indie, ecc. Altre, invece, sono nuove idee che ci piacerebbe condividere il prima possibile con tutti.
Essere una ‘star del web’ è qualcosa di molto lontano dal concetto di ‘posto fisso'? Roba vintage?
È sempre un po' strano per noi vedere la parola “star” associata alla parola “web”. Diciamo che la possibilità che ti dà il web e, nel nostro caso specifico Facebook e Instagram, è di poter esprimere nel proprio linguaggio un parere, una parodia o uno sketch riguardo ciò che accade nel mondo. È una grande opportunità di sperimentazione e condivisione della propria creatività e noi cerchiamo di sfruttarla sempre al meglio. Cerchiamo sempre di mantenere una qualità sia nella scrittura, che nelle tecniche di montaggio, regia ed effetti speciali (e qui va un doveroso riconoscimento anche al nostro terzo fratello, il regista Giacomo Spaconi) ed è anche per questo che preferiamo sempre essere definiti “creator”, perché ciò che facciamo è in realtà creare dei contenuti. Sì, è vero, il nostro lavoro è ben lontano dal cosiddetto “posto fisso”, ma che poi – ci chiediamo – il posso fisso davvero esiste ancora? Per quanto ci riguarda, ci sentiamo dei privilegiati dal momento che siamo riusciti a trasformare la nostra passione e la nostra creatività in un lavoro che, grazie alle collaborazioni con i brand e gli editori, ci permette di mantenerci e di migliorare sempre di più la qualità dei nostri contenuti.
Se doveste definire a una nonna il lavoro fate, come glielo spieghereste?
Se andiamo di corsa la cosa migliore da dire è “spaccio droga”. Inizialmente la reazione è di sconcerto e paura, ma cessano subito di fare altre domande, poiché troppo spaventati (Scherziamo ovviamente!). Se invece abbiamo un po' di tempo, ma un bel po' di tempo, ci mettiamo a spiegare tutti i meccanismi del web, delle condivisioni e dei like. In sostanza facciamo il lavoro più bello del mondo, nonna: condividiamo dei video scritti, prodotti e interpretati da noi in una piattaforma con più di 250.000 utenti. Il momento in cui ha capito che è qualcosa di serio è quando ha visto Albano in un nostro video. Da lì è entrata ufficialmente a far parte della nostra community.
Qual è l’upgrade per una webstar? Come si fa carriera nell'online?
Per la nostra generazione le cose cambiano a vista d'occhio e quindi è sempre difficile fare delle previsioni. Diciamo che nel mondo dell'audiovisivo stanno cambiando parecchie cose. Noi per ora abbiamo un canale in cui condividiamo video con la nostra community. Le idee sono tante, i progetti mille, la cosa che potrà sempre cambiare sono i canali di distribuzione. Ci auguriamo di essere sempre al passo con i tempi, che le idee non manchino mai e che soprattutto queste idee continuino a divertire noi in primis.
Intanto, l’estate a Roma è appena iniziata…cosa farete ad Agosto quest’anno?
Quello che facciamo tutti gli anni. Scroccheremo un'ospitalità dai nostri amici magnanimi e generosi. Oppure ci autoconvinceremo, come tutti gli anni, che Roma, in fin dei conti, è bella ad Agosto.