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Le Azzurre escono dai Mondiali ma stravincono gli ascolti tv: che record per la Rai

Il cammino delle Azzurre si interrompe davanti alla forza fisica e alla preparazione delle “Oranje”, ma sotto gli occhi di un Paese orgoglioso di loro: più di 5.2 milioni di spettatori per il 38% di share su Rai1. L’obiettivo è adesso far crescere il movimento, lavorare affinché il dibattito sul calcio femminile non termini oggi.
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Il cammino delle Azzurre si è interrotto con onore davanti alle olandesi, molto più forti fisicamente ma soprattutto molto più avanti sul piano mentale e tecnico. Non per demerito delle nostre atleti, sia chiaro, ma per un sistema che per anni si è orientato esclusivamente al maschile. Ora che il torneo femminile delle nostre azzurre è terminato, la speranza è che finalmente si possa cominciare a parlare di calcio femminile con la stessa identica dignità che si riserva a quello maschile. Perché lo meritano le nostre giocatrici, lo merita tutto un movimento. Aspettando che la strada del professionismo per Sara Gama, Barbara Bonansea e le altre, possa finalmente tracciarsi, ci acconteniamo di registrare l'ennesimo botto di ascolti per il calcio femminile. Anche in questo caso, premiata la scelta coraggiosa della Rai di dare ampio risalto all'evento.

Un altro boom di ascolti per la Rai

E così, la partita tra Italia e Olanda femminile, vinta dalle "Oranje" con il risultato di 2-0 (reti di Vivianne Miedema e Stefanie van der Gragt), è stata vista da più di 5.2 milioni di spettatori su Rai1, per una concentrazione di share che ha toccato il 38%. Un risultato davvero importante che rende chiaro quanto il calcio femminile abbia saputo creare attesa ed emozioni nel nostro Paese. Speriamo che il dibattito non termini qui.

La purezza di questo sport

Andrea Parrella ha intervistato per Fanpage.it i giornalisti di Sky che hanno commentato l'impresa mondiale sulla pay-tv. Alessia Tarquinio e Andrea Marinozzi, due tra i volti e le voci che hanno raccontato quest'avventura mondiale sulla pay-tv, hanno svelato quali sono i passaggi chiave da fare affinché questo sport resti sulla cresta dell'onda: portarlo nelle scuole e aprire la strada del professionismo. In Federazione c'è un tavolo aperto con tutti gli operatori e i responsabili del settore, la deadline è fissata per luglio 2020. Ce lo augiriamo. Lo auguriamo a chi ha portato di nuovo alla luce la reale purezza di questo fantastico sport.

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