L’Amica Geniale e la violenza sessuale di Donato Sarratore: i mostri sono ovunque
Sono terminati da poco gli episodi 5 e 6 de "L'Amica Geniale", in onda come ogni martedì sera su Rai1. Abbiamo scoperto che i mostri nel "Rione" sono ovunque. Non sono solo quelli burberi, maneschi, "ciucci e presuntuosi" come i modi di Marcello Solara, "un cattivo innamorato di Lila" come ci ha rivelato l'attore Elvis Esposito. I mostri, quelli più feroci, si nascondono soprattutto dietro i modi gentili, dietro il narcisismo di uomini come Donato Sarratore, padre di Nino, il vero amore di Elena Greco.
Donato Sarratore, mellifluo e vigliacco
Mellifluo e vigliacco, finalmente scopriamo il vero volto di Donato Sarratore, il ferroviere con velleità intellettuali. La sequenza finale dell'uomo di famiglia dal lato oscuro è un colpo al cuore. La stessa Elena, che idolatra l'uomo che ha scritto "Prove di sereno" e che firma di suo pugno gli editoriali per il "Roma", non capisce l'odio che prova il figlio Nino per lui quando, sotto il magnifico Castello Aragonese di Ischia, il giovane ne rivela i motivi ripescando quanto successo con la vedova Melina: "Sapeva che era una donna fragile, ma l'ha presa comunque. Per vanità, avrebbe ferito chiunque senza sentirsi responsabile, perché lui è convinto di rendere tutti felici".
La sequenza della violenza
Un uomo narcisista e per questo pericoloso. Elena ne ha le prove quando Donato Sarratore entra nella cucina, dove c'è il letto di fortuna in cui lei dorme, e inizia a toccarla e baciarla. Impaurita e sotto shock, Elena lascia fare ma il volto solcato dalle lacrime ci lascia capire che non contraccambia, non condivide, vorrebbe ribellarsi. È una scena durissima mentre il sottofondo delle parole di Donato è stordente: "Io ti voglio bene, io ho bisogno di te e anche tu so che ti sei affezionata a me". Quello che Elena considerava un esempio da seguire, diventerà la prima grande delusione della sua vita. Una occasione per maturare e crescere pagata con il prezzo dell'innocenza. Le cose, da ora in avanti, non saranno più come prima.