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L'amica geniale 3

Elvis Esposito, Marcello Solara de ‘L’Amica Geniale’: “È cattivo, ma ha sentimenti veri per Lila”

Intervista a Elvis Esposito, l’attore 24enne che interpreta il ruolo di Marcello Solara ne “L’Amica Geniale”. È il rampollo della famiglia più potente e temibile del rione, è un ragazzo spietato e risoluto che ha nell’ossessione per Lila il suo unico punto debole: “È brusco e violento ma ha anche un cuore tenero ed è sicuramente innamorato di lei”.
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"L'Amica Geniale", la serie tv di Saverio Costanzo tratta dalla tetralogia long-seller di Elena Ferrante, continua il suo successo grazie a una storia coinvolgente e appassionante che sta legando sempre di più il pubblico alle avventure di Elena Greco e Lila Cerullo. Tra i personaggi controversi che popolano il "rione", c'è in testa Marcello Solara: il rampollo della famiglia più potente e temibile del rione, erede del piccolo grande impero creato da suo padre Silvio e fratello maggiore del pericoloso e violento Michele. Come tutti i cattivi, ha un punto debole ed è proprio l'ossessione per Lila.

Abbiamo parlato di Marcello Solara con Elvis Esposito, l'attore che dà vita al personaggio nella serie tv. Elvis ha 24 anni e sta dimostrando una maturità impressionante a dispetto di quello che può essere, data la sua giovane età, il suo vissuto. Parliamo di Marcello come il suo alter ego "oscuro" e qui l'attore si dimostra pronto a difendere le azioni del suo personaggio: "È un ragazzo dai sentimenti veri per Lila", "cattivo" solo perché è scritto nel destino del suo cognome.

Al contrario di Marcello, musone e spocchioso, Elvis Esposito è invece solare e disponibile. Nel corso dell'intervista non smette mai di sorridere, ci rivela che ha il sogno del grande cinema americano e ci tiene a chiudere menzionando la famiglia e la sua compagna, "quelli a cui devo tutto". 

Elvis, a bruciapelo, come si sta nei panni del cattivo?

È una esperienza interessante. Ho scoperto dei lati che non conoscevo di me, sia sul piano interiore sia su quello esteriore. Però io non vedo Marcello solo come un cattivo, lui ha dei sentimenti veri per Lila.

E allora, se ha dei sentimenti veri oltre ogni apparenza, qual è l'aspetto profondo, l'affinità elettiva che lega Marcello a Lila?

Lui è innamorato di lei, credo abbia un sentimento onesto nei suoi confronti. Il problema è che porta il cognome della famiglia più potente e temibile del rione, per questo ha il suo modo di essere brusco e violento. Marcello ha un cuore tenero, è una persona sensibile. Lui vuole Lila a tutti i costi perché vuole che lei scopra lati di sé che probabilmente nemmeno lui conosce. Amo la tenacia di Marcello in questo, quello che odio è la sua vanità, la sua spocchia.

Come hai lavorato per creare questo contrasto e per fare tuo Marcello Solara?

Devo dire che Saverio è stato fondamentale nel gestire ogni aspetto del mio personaggio, così come con tutti, dedicandosi in maniera dettagliata a ciascuno di noi.

Ti sei ispirato a qualche personaggio del passato? 

Ti dirò la verità, perché è giusto così. Abbiamo visto tanti film d’epoca per entrare nel mood della serie, ma se c’è un film che mi ha dato tanto per la costruzione di Marcello è “Quei bravi ragazzi”, in particolare il Tommy DeVito di Joe Pesci è un personaggio straordinario, lui è un attore fantastico.

Mi stai quasi dando un titolo: il Marcello Solara di Elena Ferrante come il Tommy DeVito di Martin Scorsese.

(Elvis sorride, ndr) Per me Joe Pesci è Dio in quel film. Per l’interpretazione e il lavoro che quell’uomo è riuscito a fare. Sì, posso dire che per me è stata la principale fonte di ispirazione.

Hai letto la tetralogia della Ferrante?

Assolutamente sì. È un libro che ti rapisce, che scorre da solo. La bravura della Ferrante di riuscire a dare sostanza a così tanti personaggi, a far immaginare al lettore le vite di ognuno, è una cosa che mi ha colpito.

Sei giovanissimo ed hai già fatto parte di una produzione internazionale, qual è il tuo prossimo obiettivo? Qual è il sogno di Elvis Esposito? 

Il mio sogno? (ride, ndr) Continuare a fare questo lavoro. Al di là del sogno, ci vuole serietà, dedizione totale e disciplina. Sottolineo la parola ‘lavoro’ perché c’è molta fatica dietro.

Quand'è che hai capito di voler fare questo ‘lavoro'?

Ero piccolo, guardai con mio padre il film “Allarme rosso”, quello con Denzel Washington e Gene Hackman. Proprio grazie a Denzel, ho capito di voler fare l’attore. È il mio attore preferito.

Denzel Washington, Joe Pesci: ma mi pare di capire che Elvis guarda più agli States che al Belpaese?

Si, non posso negarlo perché è un cinema straordinario. Senza togliere nulla alla nostra tradizione, che il mondo ci invidia e che spesso ci copia.

E a Casa Esposito che si dice? Come stanno vivendo il tuo successo?

Sono tutti molto contenti di quello che sto facendo. Mia madre, mio padre e mio fratello sono felicissimi. All’inizio anche loro erano restii circa la possibilità di intraprendere questa strada. Sai, io non sono figlio d’arte ma nonostante tutto mi hanno sempre incoraggiato. Anche la mia ragazza mi è stata vicina in una maniera incredibile. A loro devo tutti i miei ringraziamenti.

Senti, ma qual è la verità su Elena Ferrante? Davvero non si è mai vista sul set?

La verità sulla Ferrante? Non ne sappiamo nulla. Anche Saverio non l'ha mai vista.

Dicono tutti la stessa cosa…

Dicono tutti la stessa cosa perché è la verità (sorride, ndr).

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