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Lamberto Sposini, negato il risarcimento milionario chiesto dopo il malore

Lamberto Sposini aveva richiesto un risarcimento milionario alla Rai e ai medici del servizio sanitario aziendale, dopo l’emorragia cerebrale che lo aveva colpito poco prima di una puntata de “La vita in diretta”. Il Tribunale del lavoro di Roma, però, ha respinto l’istanza di risarcimento.
A cura di Daniela Seclì
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Lamberto Sposini aveva richiesto un risarcimento milionario alla Rai e ai medici del servizio sanitario aziendale, come compenso per i danni definiti "gravi e permanenti" riportati in seguito ad un'emorragia cerebrale che lo ha colpito poco prima di presentare una nuova puntata de "La vita in diretta". Il Tribunale del lavoro di Roma, però, ha respinto l’istanza di risarcimento. Le motivazioni non sono ancora state depositate, ma quasi di sicuro gli avvocati del giornalista, ricorreranno in Appello.

Quando la notizia della richiesta del risarcimento era stata diffusa, la Rai si era difesa affermando che non sussistevano le condizioni necessarie perché  Lamberto Sposini potesse essere ritenuto un dipendente. Inoltre, aggiunsero che in casi come quello del giornalista era sconsigliato attuare un intervento chirurgico prima che siano trascorse quattro ore. I legali di Sposini la pensavano diversamente.

Il malore è avvenuto nell’aprile del 2011. Daniele Toaff, ai tempi, raccontò l'accaduto con queste parole:

"Con Lamberto e Mara Venier, l'altra conduttrice della Vita in diretta, stavo parlando dello speciale che doveva partire alle 14.10. All'improvviso ha come una scossa, si allontana; poi sento Mara che grida. Mi giro e vedo Lamberto a terra: rantola. Penso a un infarto, esco dalle scale antincendio e corro all'ambulatorio interno. Trovo l'infermiera, le dico di cercare subito il dottore, c'è un'urgenza. I medici dell'azienda giunsero un quarto d'ora dopo".

La Rai smentì le sue parole, affermando che i soccorsi erano giunti istantaneamente. Il presentatore era stato poi trasportato all'ospedale Santo Spirito di Roma. Da quella struttura era stato trasferito al Policlinico Gemelli. L'ex compagna del giornalista, invece, conferma la tesi dei soccorsi arrivati troppo tardi:

"Lamberto ha avuto un’emorragia di 7 centimetri nel cervello per 4 ore. Lamberto non è stato soccorso in tempi rapidi e purtroppo questo ha avuto delle conseguenze. Il percorso è lungo. Io non escludo che questo percorso ci porterà a riavere Lamberto meglio di prima. Io ci spero perché ho una figlia che prima era una bambina, adesso è una ragazzina, e un giorno sarà lei ad accompagnare questo padre nella vecchiaia. Io spero che le condizioni di Lamberto siano sempre in progresso."

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