La verità sulla Costa Concordia è in tv: lo dice Ambrosio a Quarto grado
Continuano le ricerche dei dispersi sulla nave da crociera Costa Concordia. Ormai è davvero difficile sperare di trovare in vita nella nave coloro che sono rimasti intrappolati durante l’incidente che il 13 gennaio scorso ha colpito la nave al largo dell'Isola del Giglio: oggi è stato ritrovato il cadavere di una donna, la 17esima vittima di questa tragedia e intanto si continuano anche a raccogliere le testimonianze dell’equipaggio per capire le responsabilità di questo terribile incidente che poteva essere evitato se solo ci fosse stata maggiore attenzione.
In tv si continua a parlare del naufragio della Concordia e nella serata del 27 gennaio 2012 a Quarto grado è stato ospitato Ciro Ambrosio, il primo ufficiale di plancia della nave e secondo indagato dopo il capitano Francesco Schettino. Su Rete 4 Salvo Sottile e Sabrina Scampini hanno posto l’attenzione sul ritardo dell’allarme ai passeggeri: infatti sono passati ben 68 minuti dall’incidente fino a quando è stata dato l’avviso di lasciare la nave.
Ciro Ambrosio, con molta calma e freddezza, ha detto che “La verità sta già in televisione, già si sente” e ha sottolineato il fatto che sulla nave “il comandante viene dopo Dio, comanda lui". Insomma si è voluto lavare le mani da ogni responsabilità addossandole quindi a Schettino. Ambrosio ha continuato dicendo: “Gli ho detto che eravamo vicini alla terra, ma il comandante voleva passare vicino alla costa. Quando si assume il comando sul ponte di plancia, nessuno può dare ordini. Lui si è assunto la responsabilità”.
Il primo ufficiale ha quindi confermato le varie versioni che si sentono nei vari telegiornali: “La verità si conosce, ci sono i testimoni e la scatola nera che è funzionante”. Quindi è tutta colpa di Francesco Schettino? L’equipaggio non può ribellarsi nel momento in cui è sicuro che gli ordini del comandante sono contro la sicurezza di migliaia di persone?