La storia vera di The Serpent, la serie Netflix sul serial killer di turisti Charles Sobhraj
The Serpent è la nuova serie Netflix di cui tutti parlano ed è anche il motivo per cui la piattaforma di contenuti on demand è forse la migliore a riprodurre determinati temi ed elementi. Proviamo a spiegare perché. The Serpent unisce tutto quello che Netflix sa fare di buono: c'è una storia vera, quella di Charles Sobhraj; un fatto di cronaca di cui il mondo ne aveva dimenticato l'esistenza, il fatto che Charles Sobhraj fosse un truffatore seriale attraversando Thailandia, Nepal e India; un mistero mai completamente chiarito, ovvero che Charles Sobhraj fosse in realtà anche un assassino seriale. Inoltre The Serpent, che ricordiamo è una miniserie composta da otto episodi, si muove bene grazie al lavoro di due grandi protagonisti: Tahar Rahim (già candidato ai Golden Globe), Jenna Coleman (Doctor Who). La serie è disponibile dal 2 aprile su Netflix.
La trama di The Serpent
Charles Sobhraj viaggia insieme alla fidanzata Marie-Andrée Leclerc attraverso Thailandia, Nepal e India tra il 1975 e il 1976, spacciandosi come commerciante di pietre preziose e commettendo una serie di crimini. In breve tempo, i due si lasciano alle spalle una serie di omicidi di giovani turisti, per lo più ‘backpacker' che arrivano da Occidente. Quando però Hernan Knippenberg, giovane diplomatico dell'ambasciata olandese di Bangkok, si ritrova inaspettatamente coinvolto, una serie di eventi porteranno "il serpente" a essere l'uomo più ricercato del mondo.
Chi era davvero Charles Sobhraj
Charles Sobhraj è conosciuto anche come "the Bikini Killer" oltre che come "The Serpent", perché viscido e in grado a sfuggire alla catttura internazionale, riuscendo a eludere i controlli di decine di paesi grazie alle identità che riusciva a rubare alle sue vittime. È stato accusato in tutto di dodici omicidi ed ha scontato una pena dal 1976 al 1997. Dopo la scarcerazione, si è trasferito a Parigi dove è diventato una sorta di celebrità confessandosi e proclamandosi innocente. Nel 2003 è stato arrestato e trasferito in Nepal, dove è tuttora in carcere. A differenza della maggioranza dei serial killer, Charles Sobhraj non avrebbe commesso gli omicidi in seguito a una pulsione incontrollabile ma solo per poter continuare a permettersi il suo stile di vita.