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La storia di “New Amsterdam”, anche nella realtà il vero Max Goodwin ha un cancro alla gola

Il nuovo medical drama di Canale 5, New Amsterdam, è una delle serie televisive di maggior successo in America, così come in Italia, arrivato alla sua seconda stagione. La particolarità di New Amsterdam sta nel fatto di essere ispirata a delle storie vere e raccolte in un libro, scritto da Eric Manheimer che è stato realmente il direttore sanitario dell’ospedale in cui sono ambientate le toccanti vicende di medici e pazienti.
A cura di Ilaria Costabile
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La serie Tv in onda nella domenica di Canale 5, New Amsterdam, già alla sua seconda stagione, non è il solito medical drama in cui emerge una lotta all'ultimo intervento complesso, tra chirurghi ansiosi di mettere piede in sala operatoria. Qui si avverte una dimensione umana, e non superomistica, dei medici, diversamente da come siamo abituati a vedere nei maggiori telefilm ospedalieri di successo degli ultimi anni.

La storia vera dietro la finzione

Il "New Amsterdam", l'ospedale teatro delle vicende che animano la serie tv, si trova a Manhattan sulla First Avenue, dove nel 1736 nacque il Bellevue Hospital, il più antico ospedale pubblico di tutti gli Stati Uniti. In realtà l'ospedale si appropria dell'ex ospizio permanente di New York, la cui struttura originaria è adesso inglobata in una più moderna costruzione in vetro e acciaio, che rientra in quella parte nuova della struttura ospedaliera, costruita in seguito all'uragano Sandy del 2012. L'ospedale divenne un punto di riferimento per la ricerca universitaria: qui, infatti, vennero fatte delle importanti scoperte relative alla cura della tubercolosi, nel 1971 i ricercatori elaborarono la prima immunizzazione per l'epatite B, mentre nel 1996 fu sviluppata una cura innovativa per l'Aids.

Ma la storia da cui trae spunto la serie tv è più recente e parte dalla figura di un medico, fondamentale per le sorti dell'ospedale, ovvero il dottor Eric Manheimer, che ne è stato il direttore sanitario per ben 15 anni. Proprio sulla figura di Manheimer è costruito il personaggio di Max Goodwin, interpretato da Ryan Eggold, già protagonista di The Blacklist e 90210.

L'abile medico iniziò a lavorare al Bellevue nel 1997 e fin da subito appuntò tutte quelle che, a suo avviso, erano da ritenersi delle pecche per il funzionamento ottimale della struttura. Questi appunti furono raccolti in ben 150 quaderni, nell'arco di 14 anni, dalla quale materia è nato poi il libro “Twelve patients: life and death at Bellevue Hospital”, vera ispirazione della serie "New Amsterdam". La sceneggiatura è stata curata sulla base di questa raccolta, oltre che sulle esperienze umane raccontate nel libro.

Max Goodwin come Eric Manheimer

Eric Manheimer è un uomo che ha vissuto la sofferenza non solo attraverso gli occhi del medico, ma anche da quelli del paziente, avendo avuto lui stesso un cancro alla gola, proprio come il dottor Max Goodwin della serie televisiva. A questo proposito il dottore ha dichiarato: "Sta diventando una patologia molto comune e richiede un trattamento molto aggressivo. Per questo è fondamentale farsi curare in un luogo dove si crea un rapporto profondo con i medici, perché in quel momento loro sono la tua famiglia proprio come accade al New Amsterdam", commentando il suo ruolo di autore e produttore della serie, nonché di protagonista della storia che ha ispirato gli sceneggiatori della serie. E anche il personaggio principale, Ryan Eggold, come riportato da Tv Sorrisi e Canzoni, ha commentato il rapporto con il dottor Manheimer:

Eric è una persona fantastica e spesso visita il set essendo tra i produttori. Dà molti spunti agli autori raccontando le esperienze che ha avuto al Bellevue con pazienti provenienti da tutto il mondo. Le storie che raccontiamo negli episodi sono tutte ispirate a vicende autentiche, ed è questo a rendere unica la serie. Dopotutto è quello che cerco anch’io quando guardo una serie: delle storie in cui posso riconoscere le mie esperienze personali.

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