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La salma di Gabriele La Porta sarebbe scomparsa, il figlio: “La seconda moglie ce l’ha nascosto”

È Michele La Porta, figlio di Gabriele La Porta, volto noto Rai morto lo scorso 19 febbraio, a denunciare la scomparsa della salma del padre sulle pagine de Il Tempo. “Dov’è mio padre? È morto da tre giorni e io non so dove si trovi il suo corpo” ha dichiarato, specificando che al momento l’unica a saperlo sarebbe la sua seconda moglie Donatella Scatena, che lo terrebbe nascosto a tutta la famiglia.
A cura di Eleonora D'Amore
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È Michele La Porta, figlio di Gabriele La Porta, volto noto Rai scomparso lo scorso 19 febbraio, a denunciare la scomparsa della salma del padre sulle pagine de Il Tempo. "Dov'è mio padre? È morto da tre giorni e io non so dove si trovi il suo corpo" ha dichiarato, specificando che al momento l'unica a saperlo sarebbe la sua seconda moglie Donatella Scatena, che lo terrebbe nascosto a tutta la famiglia.

"Non ho avuto ancora la possibilità di salutarlo, né di piangerlo. E come me tutta la mia famiglia. Perché oggi nessuno sa dove sia la salma, ad eccezione della sua seconda moglie, la quale ce lo sta nascondendo. A causa sua mio padre è morto solo: una cosa indegna, disumana". Stando a quanto raccontato da Michele La Porta, la responsabile della scomparsa del corpo del padre sarebbe la vedova del giornalista, Donatella Scatena, che non avrebbe né chiamato i figli per avvisarli della morte del padre né li avrebbe coinvolti nella celebrazione dei funerali, avvenuti anch'essi, a detta dell'uomo, senza avvisare nessuno.

Il 20 febbraio mi ha contattato una vicina di casa per dirmi che mio padre la notte precedente era stato portato via d'urgenza da un'ambulanza […] Poco dopo una persona di cui non posso fare il nome mi ha detto che un tale Gabriele La Porta, nato a Roma il 5 maggio del 1945, era morto. […] Non solo la Scatena non mi ha avvertito del ricovero e della successiva scomparsa di mio padre, ma ha persino celebrato il funerale senza dire niente a nessuno. Io non ho potuto vedere mio padre e ora non posso neanche piangerlo.

La replica della vedova Donatella Scatena

La replica di Donatella Scatena non è tardata ad arrivare. La vedova di Gabriele La Porta, con il quale è stata sposata per ben 30 anni, ha affidato il suo sfogo alle pagine di Libero: "Erano nove anni che non vedevano il padre. Avevano anche fatto una causa d'interdizione. Non capisco perché oggi vogliano la ribalta. E' una mostruosità […] Io ho eseguito la volontà di mio marito. Loro sono spariti da un anno e mezzo, hanno intentato una causa di interdizione, il 26 marzo ci sarebbe stata un'udienza. Ad ogni mia richiesta, e di Gabriele, che stava male, non si sono mai presentati. Da 9 anni, da quando è andato in pensione dalla Rai, soffriva di depressione. Nemmeno gli auguri di Natale gli hanno fatto".

Rispetto alle accuse sulla sparizione della salma, la Scatena precisa: "La possono portare dove vogliono. Ho depositato formalmente gli atti, non è stato ancora sepolto".

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