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La protesta di Mario Tricca, ultime ore di DAD dal cortile della scuola: “Quest’anno non tornerà”

L’ex studente del Collegio ha messo in atto una protesta silenziosa, scegliendo di seguire le ultime ore in DAD dell’anno scolastico dal cortile della scuola. Al di là della goliardia ha raccontato a Fanpage le ragioni di questa decisione: “L’ultimo giorno del terzo superiore non tornerà mai più, non avevo intenzione di passarlo in camera con le serrande abbassate”.
A cura di Andrea Parrella
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In queste settimane si parla con insistenza di ritorno alla normalità, che in parte vediamo già con i nostri occhi per le piccole cose. Un segnale di definitivo ripristino di normalità arriverà dal sistema scolastico, quando permetterà agli studenti di tornare regolarmente a seguire lezioni in presenza. E se ci sono studentesse e studenti che si preparano agli esami di fine anno, c'è anche chi negli ultimi mesi la scuola l'ha vista col binocolo e non avrà motivi per un raduno di fine anno. È il caso di Mario Tricca, ex allievo del reality Il Collegio, ma prima di tutto studente in terza superiore. Per la fine dell'anno scolastico, giunto al terzo anno di superiori, Tricca ha pensato a una forma di protesta dolce contro la didattica a distanza.

Al netto della goliardia e della visibilità, quello di Mario Tricca sembra un gesto istintivo che ci dice qualcosa degli effetti che l'anno e più di reclusione forzata in casa può aver avuto sugli studenti. E sui genitori degli studenti, che hanno subito le conseguenze della DAD in maniera indiretta, impotenti. Per dare un ultimo saluto all'insegnante di latino e greco, che l'anno prossimo non ritroverà in quanto supplente, Tricca ha deciso di seguire l'ultimo giorno di lezioni direttamente sotto il balcone della sua classe. Ricevuta la segnalazione, gli abbiamo chiesto di raccontarci cosa stesse succedendo: "Quando la prof ha fatto il mio nome all’appello ho urlato presente. Ha fatto una faccia…". 

Cosa ti ha spinto a fare questa cosa?

L'anno prossimo non sarà più con noi e sarebbe stato bruttissimo salutarla da dietro uno schermo. Le ho portato anche una pianta. 

Lanciata verso la finestra? 

L’ho consegnata alla porta principale. Ovviamente lei è scesa a prendere il vaso. Era una pianta grassa con molti fiori, logicamente ho detto, una rosa massimo due giorni e poi è da buttare…

Avevi la necessità di fare qualcosa di simbolico in questa giornata?

Ho scelto di venire perché l’ultimo giorno del terzo superiore non tornerà mai più quindi non avevo intenzione di passarlo in camera con le serrande abbassate semiaddormentato. 

Tu pensi che quest'anno abbia cambiato l'idea che avevi della scuola?

Sinceramente ho affrontato la scuola allo stesso modo di sempre, mi sono reso conto del fatto che essendo in stato di emergenza la situazione è stata pesante per noi alunni così come per i professori e tutto il corpo docenti. Io spero che seppur nella sua semplicità questo gesto possa chiarire agli occhi delle persone il punto di vista e le emozioni che non riguardano solo me ma molti studenti in questo periodo.

Le tue compagne e i tuoi compagni di classe che dicono? Come mai non ti hanno seguito?

C'è chi mi dà del matto e chi si è emozionato, chi mi raggiungerà alla terza ora. Qualcuno mi dice di non aver visto mai niente di simile in vita sua. Non so se mi prendano in giro, ma io sto trattando la cosa con la massima serietà possibile. 

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