video suggerito
video suggerito

La pagina Fb di Taricone restituita alla famiglia, troppo spam e poco rispetto

I familiari di Pietro Taricone hanno preso possesso della pagina Facebook ufficiale del loro “guerriero”, svilita e oltraggiata nell’ultimo periodo dalle numerose attività con finalità commerciali che riguardavano ben poco la sua memoria.
A cura di Eleonora D'Amore
138 CONDIVISIONI
Video thumbnail
pietro-taricone-pagina_facebook-bannata

Giustizia è fatta. La pagina Facebook di Pietro Taricone è attualmente nelle mani dei familiari, a quanto pare gli unici in grado di portare avanti un'attività social dignitosa. Fino a poco tempo fa la pagina era gestita dal suo creatore, tale Roberto Troili, 30enne di Capua di professione avvocato, che in un'intervista dello scorso maggio al Corriere del Mezzogiorno aveva così commentato la nascita di questa iniziativa: "Non ho voluto fare altro che contribuire a mantenere viva e vivace la memoria di questo personaggio casertano, uno che come pochi altri ha sfatato il clichè del casertano fiacco e criticone". Qualcosa però ha iniziato a non quadrare, troppo spam, troppa pubblicità, troppe divagazioni, notizie senza senso e di Pietro quasi più niente. A chi ha chiesto spiegazioni all'avvocato Troili, ha ricevuto questa risposta:

Non c'è sfruttamento commerciale, non vendo né reclamizzo alcunché, non faccio politica, non polemizzo. Ripeto, questo luogo on line è un passatempo. Ci metto su esclusivamente spigolature e notizie di cronaca originale per allietare il tempo di chi mi frequenta via internet. […] La pagina è in memoria di un personaggio pubblico, non credo che ne derivi lesione alla onorabilità della sua memoria o dei congiunti. Nemmeno Pietro ho conosciuto in vita, ma come personaggio mi piacque subito e sentii l'orgoglio della casertanità man mano che otteneva successo. Il sito è antecedente di due anni la scomparsa di Pietro.

La famiglia di Pietro Taricone invece non la pensava proprio così e ha iniziato una dura lotta a suon di segnalazioni al centro Facebook Italia, finchè finalmente è riuscita a "migrare" quella pagina nell'attuale, gestita interamente da loro e da persone capaci di onorare la sua memoria, anche attraverso il lancio del progetto onlus che porta il suo nome, avviato dalla compagna Kasia Smutniak (del quale ha parlato appena ieri a Le Invasioni barbariche). Sul sito ufficiale da qualche ora è apparso questo messaggio:

Grazie per l’affetto che ci avete dimostrato in questi anni. Vogliamo rendervi partecipi del nostro progetto e per questo abbiamo deciso di aprire una nostra presenza sui social network. Ci teniamo ad informarvi che il debutto su Facebook di “Pietro Taricone” nasce da una pagina non ufficiale che nel tempo è stata gestita da ignoti in modo improprio per fini commerciali. Molti di voi hanno abbandonato la pagina per via dei contenuti che venivano pubblicati. Dopo numerose segnalazioni, Facebook ci ha riconosciuti come proprietari intellettuali della pagina e ha avviato un processo di migrazione. Potete leggere tutte le informazioni visualizzando questa presentazione o scaricandola.

Ricordiamo quindi a tutti che la pagina ufficiale Fb di Pietro Taricone si trova a questo link e ci associamo al video messaggio lasciato da Kasia in uno dei primi post, condividendo a pieno il senso di indignazione derivato dalla precedente gestione e confidando in una maggiore cura della memoria di Pietro. Le migliaia di persone che speravano di trovare un pò dello suo spirito guerriero lì potranno finalmente sfiorarlo senza inutili quanto superflue interruzioni pubblicitarie.

138 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views