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La nuova Rai di Campo Dall’Orto: meno canali e Tg, basta cronaca mista a intrattenimento

L’amministratore delegato presenta il Piano Industriale e la sua nuova visione del servizio pubblico: ridotto il numero di canali e di edizioni dei Tg (senza licenziamenti), importanza strategica di RaiNews24, centralità di internet con due nuove app e tecnologia ultra HD entro il 2020. Inoltre, stop progressivo ai programmi che miscelano informazione e intrattenimento.
A cura di Andrea Parrella
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Come sarà la nuova Rai firmata Campo Dell'Orto? Ce lo chiediamo da mesi, da quando l'ex direttore di Mtv è diventato il punto di riferimento dell'azienda pubblica televisiva, Direttore Generale prima, destinato ad assumere il ruolo di Amministratore Delegato poi, con la riforma dell'azienda. Il 20 aprile presenterà il Piano Industriale al consiglio d'amministrazione, un progetto che comprende buona parte dei punti essenziali e imprescindibili su cui Campo Dall'Orto ha promesso di impostare tutto il suo operato. La rivoluzione promessa era partita dai nomi, i volti. Poco più di due mesi fa i nuovi direttori di rete facevano già discutere, in particolare con la nomina di Daria Bignardi alla direzione di Rai 3. Andiamo a vedere i sei i possibili elementi chiave di questa riforma.

Riduzione del numero di canali Rai

Al momento il servizio pubblico televisivo italiano ha un numero esorbitante di canali (17), che potrebbero essere destinati a diventare 16, con il taglio pressoché certo di uno dei due canali di Rai Sport dopo la fine delle Olimpiadi di Rio 2016, oltre alla possibilità, stando a quanto riporta Repubblica, di un passaggio di Rai Scuola sul web. Passaggio che non va considerato sminuente, visto che il web sarà uno dei punti cardine della nuova Rai.

La tv sul web, due app Rai

L'importanza di internet sarà centrale nel nuovo corso della Rai, visto e considerato l'emergere dilagante di piattaforme come Netflix e i concorrenti Infinity e Sky Online. L'accesso sarà garantito da due applicazioni differenti, una per i programmi e una per le news, con registrazione sarà obbligatoria, così da riuscire a profilare clienti vecchi e nuovi.

Informazione, meno edizione dei Tg, più spazio a RaiNews24

Le indiscrezioni sono affini a quanto affermato da sempre da Campo Dall'Orto rispetto alla riforma dell'informazione nell'azienda, che pullula di redazioni giornalistiche e di edizioni dei Tg quotidiane, 27 in tutto tra Tg1, Tg2 e Tg3. Un record assoluto a livello europeo. L'intenzione è quella di ridurne il numero, trasferendo risorse a RaiNews24 con il nuovo direttore Antonio Di Bella. Il drenaggio di risorse non comporterà licenziamenti o riduzione del numero di dipendenti, ma una valorizzazione delle risorse

Niente più informazione mischiata a intrattenimento

Infotainment è una parola che inorridisce Campo Dall'Orto, sin dal primo giorno impegnato in una crociata contro questo genere televisivo che caratterizza la tv dei giorni nostri in maniera sempre più aggressiva. Un genere televisivo drogato dall'esigenza di ascolti e troppo legato agli introiti pubblicitari. Dal prossimo settembre prodotti di questo tipo, Domenica In su tutti ma non solo, dovrebbero essere in progressiva diminuzione. Nessun accenno alla soppressione di pubblicità in una delle reti Rai generaliste (dopo che Rai YoYo, Rai 5 e Rai Storia ne sono state liberate), ma il profilo delle tre reti deve essere definito, ecco le linee guida citate da Repubblica: "RaiUno: familiare, universale, in sintonia con il Paese, votata all'impegno civile, con grandi eventi e i talenti migliori. RaiDue: affidabile ma sorpendente, eclettica ma anti-conformista, sperimentale ed esploratrice, con un'informazione agile ed efficace. RaiTre: linguaggi innovativi, immagini d'autore. Rai Quattro: sfrontata, divertente, giovane, fantasy".

Tecnologia, ultra HD entro il 2020

La Rai punta all'alta definizione di nuova generazione, che sarà realizzata in 4 anni e mezzo, entro il 2020. Un percorso che comincia con i prossimi europei, con sette partite degli Europei di calcio saranno già irradiate comunque in ultra HD. Per il 2017 dovrebbe invece nascere un canale sperimentale.

Rai in rosso, ma si attendono le entrate del canone

La questione delle risorse economiche non può essere trascurata. Sul bilancio del 2015 graveranno 30 milioni di rosso in virtù dell'acquisizione dei diritti di trasmissione degli Europei di calcio. Uscita che in qualche modo verrà compensata dalle entrate del nuovo Canone, ridotto per gli utenti a 100 euro, ma certo e non eludibile, perché inserito in bolletta elettrica. Le entrate per la Rai non cambieranno, nonostante le critiche al metodo di riscossione pensato dal governo Renzi arrivate dal Consiglio di Stato. Potrebbe cambiare qualcosa nelle modalità, ma la boccata d'aria ci sarà, fermo restando che parte dei soldi recuperati dall'evasione, circa 150 milioni, anziché finire nelle casse della Rai, termineranno in quelle dello Stato. Motivo per il quale, lo stesso Campo Dall'Orto ha chiarito sin da subito l'esigenza di tagli e razionalizzazioni.

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