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La magia dell’Opera in tv conquista il pubblico in quarantena

La chiusura di cinema e teatri ha comportato un blocco significativo nel settore culturale. Se per gli appassionati di cinema vedere i film sul divano di casa è diventata un’abitudine, gli amanti del teatro e dell’Opera hanno dovuto fare i conti con la privazione della scena. Eppure, l’iniziativa di Rai5 di incrementare la sua programmazione con gli spettacoli del Teatro alla Scala ha ottenuto un notevole successo tra gli avvezzi al genere operistico, che nel Servizio Pubblico hanno trovato il compromesso tra la nostalgia dello spettacolo dal vivo e l’impatto emotivo che la musica continua ad avere anche con la distanza di uno schermo.
A cura di Ilaria Costabile
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L'emergenza coronavirus ha comportato la chiusura di luoghi cardine della cultura come il cinema e il teatro. Se per il primo è stato più facile abituarsi alla visione dei film sul divano di casa, per chi è amante della scena viva ed intensa del teatro, ancor più dell'opera lirica, la chiusura di questi indiscutibili luoghi di culto ha provocato un immenso dispiacere. Eppure, in queste settimane di isolamento forzato, grazie all'impegno della Rai e del Teatro alla Scala, gli appassionati della lirica hanno potuto godere della rappresentazione dei titoli più noti del repertorio scaligero, riproposti in due fasce orarie su Rai5, una mattutina e una serale. Il mese di aprile, dopo il grande successo delle opere proposte da "La Traviata" alla "Madama Butterfly" alla "Tosca", si conclude con due grandi appuntamenti, quello mattutino con "Le nozze di Figaro" e quello in prima serata con il "Fidelio" di Beethoven in attesa di tornare presto ad provare l'emozione di sedersi, nuovamente, in platea.

Pro e contro dell'Opera in tv

L'iniziativa di Rai5, di incrementare la sua consueta programmazione con le performance susseguitesi nel corso di questi ultimi anni al Teatro alla Scala, è stata una piacevole scoperta per coloro che hanno amato e continuano ad amare l'Opera. Anche i puristi, coloro che non definiscono teatro quello trasmesso in televisione, sembra che abbiano ceduto alla tentazione di rivedere i loro beniamini sul palco, sebbene con il filtro di uno schermo. I commenti, soprattutto sui social, sono piuttosto positivi e disegnano un quadro decisamente interessante per quanto riguarda la fruizione della cultura attraverso il mezzo televisivo. Molti i commenti grati di coloro che desideravano poter assistere ad uno spettacolo e che nel palinsesto di Rai5 hanno potuto trovare conforto, complimentandosi anche per la scelta del repertorio proposto. Unica pecca, forse, è legata alla fascia oraria mattina (con la messa in onda alle 10.00) che non ha soddisfatto il pubblico dei dormiglioni in quarantena o di chi, al mattino, non ha una zona franca, sia in termini di spazio che di impegni, per potersi godere lo spettacolo.

Le nozze di Figaro riadattate dalla regia di Strelher

La prima opera che è stata trasmessa alle ore 10 del 30 aprile, e recuperabile anche su RaiPlay, è per l'appunto "Le Nozze di Figaro" tra le più note scritture di Mozart. Questa versione ha debuttato alla Scala nel 2016, diretta dall’austriaco Franz Welser-Möst, circondato da un cast costituito dalle voci più affermate nel panorama internazionale: Diana Damrau nella parte della Contessa d’Almaviva, Golda Schultz nel ruolo di Susanna, Marianne Crebassa che interpreta Cherubino, Carlos Álvarez nel ruolo del Conte e Markus Werba che ha il ruolo del protagonista, Figaro. La regia è dell’inglese Frederic Wake-Walker, Direttore artistico del Mahogany Opera Group, che ha dovuto rileggere e riaddattare la versione dell'opera realizzata da Giorgio Strelher che debuttò nel 1973 a Parigi, ottenendo un grande successo.

Il Fidelio è l'ultima opera di aprile

Ultima opera trasmessa in tv per il mese di aprile è il Fidelio di Ludwing van Beethoven, che sarà possibile vedere alle 21.15 sempre su Rai5. Anche questa versione è stata rappresentata alla Scala, ben sei anni fa, e vede come direttore d'orchestra Daniel Baremboin, nel suo ultimo anno da direttore musicale del teatro. La regia è stata affidata a Deborah Warner, distintasi prima nel teatro di prosa collaborando con la Royal Shakespeare Company per poi dedicarsi all’Opera. Scene e costumi sono di Chloe Obolensky, allieva di Lila De Nobili e storica collaboratrice di Peter Brook, le luci di Jan Kalman. Il cast ha come protagonisti Anja Kampe (Leonore) e Klaus Florian Vogt (Florestan) affiancati da altre grandi voci del panorama operistico internazionale come Falk Struckmann (Don Pizarro), Kwangchoul Youn (Rocco), Peter Mattei (Don Fernando), Mojca Erdmann (Marzelline) e Florian Hoffmann (Jaquino).  Nelle note di regia dell'opera la Warner aveva sottolineato come il Fidelio, che solitamente è considerato un dramma politico, è invece da intendersi come un'opera il cui fulcro è l'amore: "La ricerca della verità nel buio di una prigione, la scoperta dell’ingiustizia alla luce del sole e il potere dell’amore di vincere tutto: Fidelio è fatto di questo. Non credo che al centro ci sia l’idea della libertà, credo che ci sia assolutamente l’idea dell’amore"

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