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La madre di Nadia Toffa: “Non dirò dove è sepolta, temiamo ce la portino via come Mike Bongiorno”

A un anno dalla morte di Nadia Toffa parla la madre della giornalista, che racconta del lascito di sua figlia e delle iniziative per celebrare il triste anniversario, come la prima serata a lei dedicata e la canzone incisa da Nadia Toffa che uscirà proprio il 13 agosto. Margherita Rebuffoni svela anche un dettaglio sul luogo di sepoltura, che è e resterà ignoto: “Io e mio marito abbiamo il terrore che possano portarcela via. Non riuscirei più a vivere”.
A cura di Andrea Parrella
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Nadia Toffa con i genitori Margherita e Maurizio
Nadia Toffa con i genitori Margherita e Maurizio

A un anno esatto dalla scomparsa di Nadia Toffa, sono molte le celebrazioni per l'ex giornalista divenuta inevitabilmente un simbolo nei suoi ultimi mesi di vita e dopo la scomparsa. Oltre all'omaggio de Le Iene, che realizzeranno una prima serata su Italia1 interamente dedicata a lei, il 13 agosto verrà anche rilasciata una canzone incisa da Nadia Toffa, come ha raccontato la madre Margherita Rebuffoni in un'intervista al Giornale di Brescia: "A marzo di un anno fa Nadia aveva inciso una canzone a Milano e abbiamo deciso che è finalmente arrivato il momento di diffonderla e così faremo. Il 13 agosto nel giorno del primo anniversario della morte la canzone sarà pubblica”. 

"Quando il tumore tornò, Nadia se ne accorse senza fare la tac"

La donna racconta quello appena trascorso come "un anno molto difficile. Nadia mi manca molto, anche se la sento comunque sempre vicina a me". E sottolineando la forza della figlia, specie negli ultimi mesi di vita, racconta: "Ha subito in due anni cinque interventi chirurgici e superato anche la meningite. Quando il tumore è tornato per l’ultima volta se ne era accorta da sola senza fare la tac. Aveva una grande voglia di fare anche negli ultimi mesi, nonostante la malattia fosse sempre più grave. Nadia era aggrappata alla vita e mi ha insegnato ad amare ed accettare tutto quello che ci succede. Ora lei rivive in tutte le attività della Fondazione che porta il suo nome e che Nadia mi ha lasciato in dono".

Dalla stessa intervista emerge anche un altro dettaglio che la signora Margherita confida al giornale e si tratta del luogo dove la giornalista è sepolta: "Lo sappiamo solo io e mio marito e non lo diremo mai. Perché abbiamo il terrore che possano portarcela via come era accaduto anni fa con la salma di Mike Buongiorno. Non riuscirei più a vivere. Abbiamo avuto il permesso dal Vescovo e l’abbiamo sepolta in un luogo che resterà segreto".

Lo stesso timore della figlia di Franca Valeri

Il riferimento è alla vicenda verificatasi ormai dieci anni fa del furto della salma del conduttore, scomparso dieci anni fa, un fatto di cronaca che sconvolse l'Italia intera. Non a caso negli ultimi giorni ne aveva parlato anche la figlia adottiva di Franca Valeri, che parlando della scomparsa dell'attrice avvenuta lo scorso 9 agosto all'età di 100 anni aveva confessato:

Sono rimasta sconvolta da quello che anni fa accadde a Mike Bongiorno, quando sconosciuti trafugarono le sue spoglie. Non vorrei mai che succedesse qualcosa di simile. No, no non c'è stata nessuna minaccia, né episodi di cui preoccuparsi. È solo una mia paura, niente di più.

Il furto della salma di Mike Bongiorno

Il caso del furto della salma dio Mike Bongiorno è rimasto impresso nella memoria collettiva degli italiana. I fatti risalgono al 2011, quando la salma del conduttore che si trovava al cimitero di Dagnente, in provincia di Novara, fu rubata da alcuni malintenzionati. Numerosi gli appelli della famiglia nei giorni successivi, con la moglie di Bongiorno che arrivò anche ad offrire una ricompensa pur di riavere i resti del marito. Il caso si risolse nel dicembre 2011, quando bara e salma furono ritrovate a Vuttuone, in provincia di Milano. I due ricattatori furono condannati, uno di questi patteggiò 1 anno e 7 mesi di reclusione, il secondo in Appello condannato a 2 anni e 4 mesi. La famiglia di Mike Bongiorno decise di non riportare la salma in cimitero. Si procedette con la cremazione e le ceneri furono disperse nelle valli del Cervino, tanto amate da Bongiorno, in Valle d'Aosta.

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