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La Littizzetto risponde agli attacchi sui 100 euro: “Non mi devo giustificare”

Contestata dal web per la cifra donata in favore della lotta alla SLA dopo il suo Ice Bucket Challange, la comica ha risposto di averlo fatto innocentemente. Non frequenta il web e ritiene gli attacchi violenti: “Vi pare che sbandiero in giro la beneficenza che faccio o i soldi che do?”
A cura di Andrea Parrella
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Una secchiata che aveva alzato comunque un polverone. Questo era stato l'effetto dell'Ice Bucket Challange di Luciana Littizzetto, in risposta alla nomination di Fabio Fazio, in favore della lotta alla SLA. Tutto era successo per l'entità della cifra versata, con Lucianina che, improvvidamente, aveva pensato di mostrare i soldi in banconote, sventolando due pezzi da 50 euro. La cifra non è stata ritenuta "congrua" ai suoi guadagni da molti, così sul web, dove per inciso lei non è presente, su Twitter come su Facebook, si è scatenata una lunga querelle che l'ha additata come spilorcia in poche ore. Era inevitabile che dunque, oggi, arrivasse quantomeno una risposta da parte della punta di diamante di Che Tempo che Fa.

Risposta giunta puntualmente, sulle colonne di Repubblica, che ha intervistato la Littizzetto in merito alla polemica, ricevendo come risposta un'innocente ammissione di colpa affermando credesse fosse quella la cifra con la quale si partecipava: "Mi ha nominato quel pirla di Fabio Fazio e sono stata al gioco. Mi sono beccata la secchiata d’acqua gelata, nomino Bisio e la Gialappa’s e partecipo alla raccolta dei soldi, certo: mostro i cento euro. Pensavo si partecipasse con quella cifra". Poi però non perde occasione di replicare a chi non ha esitato a sparare a zero sul suo gesto di beneficenza, derubricandolo a gesto avido, citando anche un caso a lei molto vicino di persona affetta da Sclerosi Laterale Amiotrofica:

Non sono né su Facebook né su Twitter. Le reazioni mi sembrano violente, e cado dal pero. Perché le persone devono sempre pensare male? Ma le pare che sbandiero in giro la beneficenza che faccio o i soldi che do? Sostengo la ricerca sulla SLA e so bene di cosa parliamo, anche perché ho un’amica, Silvia, che è malata e purtroppo non riesce più a parlare. Gli aiuti che do in giro non sono io a doverli dire, non mi devo giustificare con nessuno. Le pare che sarei così sciocca da dire che do solo cento euro?. Mi ha coinvolto Fazio e sono stata al gioco. Faccio tante cose per il prossimo senza pubblicizzarle, mi sembra più giusto così. Si può fare del bene in tanti modi. Per le buone cause va bene tutto. Solo che questa violenza sul web mi lascia senza parole. Perché le cose fatte a fin di bene devono avere un risvolto a fin di male?

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