La denuncia di Giulia Innocenzi su Fb: “Barbareschi ha aggredito la Iena Filippo Roma”
Non ci sta la giornalista Giulia Innocenzi e decide di condividere su Facebook tutto il suo dissenso. Stando alle parole scritte sulla sua bacheca si sarebbe consumato l'ennesimo scontro tra un giornalista de Le Iene e un personaggio famoso, finito nel peggiore dei modi. La Iena in questione sarebbe Filippo Roma, che avrebbe raggiunto il noto conduttore e politico Luca Barbareschi al fine di ammonirlo pubblicamente a causa del suo continuo assenteismo in Parlamento. Circa il 90% di assenze a fronte di svariate pellicole cinematografiche girate e prodotte "a spese nostre" incalza la giornalista di Servizio Pubblico, che ha voluto più che altro denunciare la differenza di trattamento delle forze dell'Ordine intervenute sul posto, a seguito del confronto concitato e della sottrazione di un Iphone ai danni del suo amico autore Marco Occhipinti.
Update ore 18.42: Lo scenario è quello di una fabbrica abbandonata su via Giulio Verne, in zona Monti Tiburtini, set dell'ultimo film di Barbareschi dal titolo Mi fido di te. Il Corriere della Sera riporta che Filippo Roma ha mostrato i pezzi della telecamera ormai distrutta e mostrato le tracce di sangue su un fazzoletto, soffermandosi a raccontare quanto accaduto: "Siamo andati sul set, non aspettati ovviamente, abbiamo cominciato a scherzare, fare qualche battuta, lo staff ci ha accolto con simpatia. […] Al suo arrivo Barbareschi ci ha aggredito: ha preso la telecamera dalle mani di Marco (Occhipinti, ndr), l'ha gettata per terra, calpestata, fatta a pezzi. […] Mi ha messo le mani addosso e mi ha spinto: quando ha visto l'iPhone in mano a Marco glielo ha preso ed è scappato via, rinchiudendosi nel suo studio. […] Nessuna domanda cattiva, non ho fatto in tempo, solo una battuta sulla Cina, dove Barbareschi tra poco si sposterà per continuare le riprese del film: "Complimenti – gli ho detto – stai portando il cinema italiano in Cina" e lui ci ha aggredito". Intanto i carabinieri sono ancora chiusi nello studio con Barbareschi e pare non abbiano ancora trovato un modo per uscirne nè tantomeno per riportare lo smartphone all'autore Marco Occhipinti, che si dice amareggiato soprattutto perchè al suo interno sarebbero custoditi dati sensibili e foto del figlio.