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L'amica geniale 3

La crisi di Lila ne L’Amica Geniale, Gaia Girace: “Saverio Costanzo mi ha aiutato a sbloccarmi”

I primi giorni di Gaia Girace nei panni di Lila, sul set de L’Amica Geniale, non sarebbero stati semplici. È l’attrice a raccontare la crisi vissuta di fronte alle telecamere, un’empasse dalla quale sarebbe riuscita a uscire solo grazie all’intervento del regista Saverio Costanzo: “I primi giorni sono stati durissimi, i ritmi erano serrati”.
A cura di Stefania Rocco
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Intervistata dal settimanale DiPiù, Gaia Girace ammette che i primi giorni trascorsi sul set de L’Amica Geniale sarebbero stati durissimi. L’attrice che presta il volto alla intraprendente Lila ha fatto sapere di avere vissuto una specie di crisi durante i primi giorni di riprese. Colpa dei ritmi di lavoro troppo spesso serrati e dell’ansia di prestazione legata alla necessità di fare bene.

Nei panni di Lila

Gaia non sarebbe riuscita a entrare immediatamente nei panni della trascinante Lila: “I primi giorni di riprese sono stati durissimi. I ritmi erano serrati, le battute cambiavano di continuo, dovevamo rifare ogni scena più e più volte”. Ad aiutarla il regista Saverio Costanzo, i cui consigli le avrebbero permesso di andare avanti e realizzare lo straordinario lavoro che oggi gli spettatori stanno ammirando sullo schermo: “Lui mi ha detto: ‘Gaia, non farti bloccare da te stessa, dalla paura di non riuscire a dare il massimo: lasciati andare, non pensare troppo, divertiti’. Ho seguito il suo consiglio e, da quel momento, tutto è andato bene. E i sei mesi di riprese, che si sono svolte da febbraio a luglio scorsi, sono volati”.

L’anno di scuola perso per finire le riprese

Per poter vestire i panni di Lila, la Girace si è concentrata quasi esclusivamente sulle riprese. A subirne i primi effetti è stata la scuola. Studentessa al liceo linguistico, l’attrice è stata costretta a studiare da casa con un insegnante privato per recuperare le lezioni perse e tenersi in pari con gli studi. Ha quindi dovuto sostenere un esame per poter passare al secondo anno di scuola superiore: “Ho studiato con un insegnante privato e l’estate scorsa ho sostenuto un esame per essere ammessa al secondo. L’ho superato a pieni voti, ma per riuscirci mi sono dovuta impegnare moltissimo, passando sui libri il poco tempo libero che avevo”.

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