video suggerito
video suggerito
L'amica geniale 4

La crisi di Lila ne L’Amica Geniale, Gaia Girace: “Saverio Costanzo mi ha aiutato a sbloccarmi”

I primi giorni di Gaia Girace nei panni di Lila, sul set de L’Amica Geniale, non sarebbero stati semplici. È l’attrice a raccontare la crisi vissuta di fronte alle telecamere, un’empasse dalla quale sarebbe riuscita a uscire solo grazie all’intervento del regista Saverio Costanzo: “I primi giorni sono stati durissimi, i ritmi erano serrati”.
A cura di Stefania Rocco
487 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Intervistata dal settimanale DiPiù, Gaia Girace ammette che i primi giorni trascorsi sul set de L’Amica Geniale sarebbero stati durissimi. L’attrice che presta il volto alla intraprendente Lila ha fatto sapere di avere vissuto una specie di crisi durante i primi giorni di riprese. Colpa dei ritmi di lavoro troppo spesso serrati e dell’ansia di prestazione legata alla necessità di fare bene.

Nei panni di Lila

Gaia non sarebbe riuscita a entrare immediatamente nei panni della trascinante Lila: “I primi giorni di riprese sono stati durissimi. I ritmi erano serrati, le battute cambiavano di continuo, dovevamo rifare ogni scena più e più volte”. Ad aiutarla il regista Saverio Costanzo, i cui consigli le avrebbero permesso di andare avanti e realizzare lo straordinario lavoro che oggi gli spettatori stanno ammirando sullo schermo: “Lui mi ha detto: ‘Gaia, non farti bloccare da te stessa, dalla paura di non riuscire a dare il massimo: lasciati andare, non pensare troppo, divertiti’. Ho seguito il suo consiglio e, da quel momento, tutto è andato bene. E i sei mesi di riprese, che si sono svolte da febbraio a luglio scorsi, sono volati”.

L’anno di scuola perso per finire le riprese

Per poter vestire i panni di Lila, la Girace si è concentrata quasi esclusivamente sulle riprese. A subirne i primi effetti è stata la scuola. Studentessa al liceo linguistico, l’attrice è stata costretta a studiare da casa con un insegnante privato per recuperare le lezioni perse e tenersi in pari con gli studi. Ha quindi dovuto sostenere un esame per poter passare al secondo anno di scuola superiore: “Ho studiato con un insegnante privato e l’estate scorsa ho sostenuto un esame per essere ammessa al secondo. L’ho superato a pieni voti, ma per riuscirci mi sono dovuta impegnare moltissimo, passando sui libri il poco tempo libero che avevo”.

487 CONDIVISIONI
130 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views