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Perché Pozzetto e le commedie cult continuano a funzionare in tv

Il film “Il Ragazzo di Campagna” con Renato Pozzetto, in onda su Rete 4 la sera del 2 gennaio, ha collezionatio un risultato strepitoso per la rete con 1.757.000 spettatori e il 7.1% di share. Qual è il segreto del successo di questi film cult anni ’80 e che ruolo ha avuto la televisione per garantirgli eterna giovinezza.
A cura di Andrea Parrella
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Se si provasse a chiedere alle reti Mediaset il numero di volte che "Il ragazzo di campagna" è stato mandato in onda dalla data di sua uscita, il 1984, ad oggi, si farebbe fatica a pensare che la risposta possa contenere una cifra inferiore al centinaio. Eppure il film cult con Renato Pozzetto, in onda su Rete4 la sera del 2 gennaio 2018, è riuscito a interessare 1.757.000 spettatori con il 7.1% di share.

Risultato strepitoso per Rete4

La concorrenza sulle altre reti non era irresistibile, questo va detto. Fatta eccezione per la messa in onda del match di Coppa Italia, le tv generaliste non proponevano contenuti molto appetibili, ma se non foste pratici di Auditel e ascolti, si tratta di un risultato che ha del clamoroso. Per prima cosa è un dato importante se relazionato alla media di Rete4, il cui share si aggira su percentuali decisamente più basse del 7% e quando la media di telespettatori tocca il milione in prima serata, lo si considera un ottimo traguardo. In seconda istanza perché si tratta di un film decisamente datato, realizzato quando Pozzetto aveva 44 anni (oggi ne ha 77, fate voi la sottrazione). Alla luce di questi due parametri, si intuisce l'eccezionale risultato del film in cui Pozzetto è perfettamente calato nella parte di un contadino delle campagne lombarde che ambisce a trasferirsi nella caotica "Milano da bere".

Da Celentano a Pozzetto, il cinema di Castellano e Pipolo

"Il ragazzo di campagna" è senza dubbio un titolo di quelli ascrivibili alla lista dei cult del cinema italiano anni '80. Una pellicola che si inserisce nella scia di quelle nate dalla tradizione di Castellano e Pipolo, registi capaci di fare scuola e infilare, dal 1980 in poi, una serie di film che hanno segnato molti spettatori, grazie alla loro capacità di costruire storie utilizzando un'ironia ai limiti del paradosso e cucirle addosso a volti molto noti del tempo: dai "Il Bisbetico Domato", "Asso", "Innamorato Pazzo" e "Segni particolari: bellissimo" con Adriano Celentano, passando per "Attila" di Diego Abatantuono e proprio "il Ragazzo di Campagna", fino all'indimenticabile film corale "I grandi magazzini". E Castellano e Pipolo non sono i soli, visto che alla lunga schiera di registi che hanno contribuito al successo di questo genere ce ne sono tanti altri, dagli Oldoini ai Salce.

La fortuna della commedia cult in tv

Ma l'accezione "cult", le battute memorabili, l'eterno ritorno al passato e l'amore irrazionale per qualsiasi cosa ci riporti alla giovinezza non bastano a spiegare il successo televisivo di questi film. Si tratta, infatti, di un genere cinematografico che ha avuto grande fortuna sul piccolo schermo e proprio grazie al piccolo schermo. Le reti private in particolare, ma non solo, hanno contribuito nel corso dei decenni a garantire enorme visibilità a questo genere di titoli, anche per l'infinita varietà della distribuzione oraria nei palinsesti: che si trattasse dei pomeriggi estivi, della seconda serata o, appunto, della prima, i cult della commedia italiana sono stati trasmessi praticamente a qualsiasi orario. D'altronde c'è da dire che l'uscita di queste pellicole è coeva all'età aurea delle televisioni private e questo è un fattore tutt'altro che trascurabile. Quel tipo di intrattenimento ha formato generazioni e molti di coloro che oggi si ritrovano ad avere 30 anni o poco più possono affermare, senza esagerazione, di essere cresciuti con questi volti e questi personaggi.

La nuova giovinezza dei cult grazie a internet

E internet non ha avuto un ruolo da meno nel supportare la nuova giovinezza di questi classici. Di recente c'è stato un proliferare continuo di iniziative (una gita nei luoghi simbolo de "Il Ragazzo di Campagna") blog e gruppi dedicati al cinema cult come Cinepanettoni.it, nonché pagine specifiche sui singoli film come Artemio, tutta incentrata proprio sul protagonista interpretato da Renato Pozzetto.

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