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La Casa di Carta 5, per Palermo, Lisbona e Helsinki non finisce qui: “Lo spin-off si può fare”

Intervista a Rodrigo de la Serna (Palermo), Itziar Ituño (Lisbona) e Darko Perić (Helsinki) de “La Casa di Carta 5”, la stagione finale della serie tv disponibile su Netflix dal 3 settembre: “Abbiamo lavorato tanto, anche tre settimane nello stesso corridoio per la stessa scena”. L’amore per la città di Napoli di Rodrigo de la Serna: “È una città bellissima, Maradona e Troisi, i più grandi”.
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La Casa di Carta 5 è alla sua conclusione. La stagione finale, di cui i primi cinque episodi disponibili dal 3 settembre su Netflix, chiude una pagina molto importante per la storia delle serie tv. Fanpage.it ha intervistato sei degli attori della serie tv simbolo degli ultimi anni, tra questi anche Rodrigo de la Serna (Palermo), Itziar Ituño (Lisbona) e Darko Perić (Helsinki).

Rodrigo de La Serna ammette: "Palermo, così amato e odiato al tempo stesso, è un personaggio che porterò per sempre nel mio cuore". Poi rivela il suo amore per una città italiana: "Palermo purtroppo non la conosco, ma Napoli è bellissima". Darko Perić si accoda e i due danno vita a un siparietto: "Adoro Massimo Troisi" e Rodrigo de la Serna: "Maradona, però, è più grande". Itziar Ituño racconta la difficoltà di lavorare nelle scene d'azione: "È la sfida più difficile, mantenere le emozioni nel ripetere per tre settimane le stesse scene, nello stesso corridoio". 

Itziar, la stagione finale parte subito forte: l'adrenalina è a mille. Ci sono sequenze piene di sparatorie, anche molto lunghe, che immagino saranno costate tanto lavoro. Ci puoi raccontare come ci si prepara a tutto questo?

Itziar: Abbiamo avuto consulenze con esperti che ci hanno aiutato in tutto, da come tenere un’arma a come usare una granata, ma è anche vero che molte cose le abbiamo fatte giorno dopo giorno e sembrava non ci fosse mai una fine. Abbiamo trascorso tre settimane nello stesso corridoio per la stessa sequenza. E la sfida più difficile, quando tutto è così tecnico, è mantenere alta l’emozione.

Darko, abbiamo amato il tuo personaggio. La sua trasformazione è stata un crescendo di tenerezza. Riesci a fare un bilancio della tua esperienza?

Darko: Il personaggio di Helsinki passa per un arco molto lungo, che parte da duro militare a – come dice il mio caro Rodrigo – un orsacchiotto di peluche. È da molto tempo, sono quattro anni che lavoro alla creazione di Helsinki e non mi sono mai reso conto della sua trasformazione perché ho appreso che fosse gay leggendo il copione tra il terzo e il quarto capitolo. È stato tutto naturale, non ho avuto il tempo di lavorare su questa cosa come se fosse uno stereotipo. È andata bene. E l’affetto che mi ha dato la gente di tutto il mondo, l’affetto che hanno provato per questo personaggio, è stato impressionante.

Rodrigo, il tuo personaggio è arrivato dopo rispetto agli altri, ma è entrato subito nel cuore di tanti. Come ci sei riuscito? Per darti un esempio della tua popolarità: lo sai che a Napoli, la mia città, c’è una paninoteca che ti ha dedicato un panino, il "Bum Bum Ciao", con gli ingredienti tipici della città di Palermo?

Rodrigo: Davvero? Impressionante, sono felice. Napoli è una città bellissima, Palermo purtroppo non la conosco. Il personaggio di Palermo invece ha una personalità complessa, così amato e così odiato, così scioccante. Anche per questo sono molto grato per il ritorno che mi danno i fan e la verità è che è un personaggio che porterò sempre nel mio cuore.

Darko: Napoli? Ma viva Massimo Troisi, allora! Troisi è il più grande di Napoli!

Rodrigo: Maradona è più grande! No, scherzo, Troisi è un gigante.

Darko: Pino Daniele, Troisi e Maradona…tutti allo stesso livello.

Ora tutti si aspettano qualcosa da voi, per esempio uno spin-off de La Casa de Papel. È qualcosa che pensate sia possibile? 

Rodrigo: Sarebbe interessante, perché si lavora bene e poi con i cari amici, è sempre una buona scusa per ritrovarsi.

Itziar: Assolutamente, si può fare.

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