La battuta della Littizzetto sull’alluvione indigna gli italiani?
Maurizio Crozza in diretta al TGLa7, si chiedeva se lo spettacolo dovesse andare avanti a tutti i costi, arrivando alla personale conclusione che la volontà di fare spettacolo nel giorno dell'alluvione nel genovese, nella sua terra e a danno dei suoi concittadini, non c'era. Le sue battute, i suoi sketch, la sua amara ironia tutta italiana lasciava quindi spazio al dolore della sua Genova, rimanendo in silenzio e senza neanche tentare di far ridere, sopra la tragedia.
Diversa, invece, la scelta della tenace Luciana Littizzetto, che in diretta dalla sua Torino, impossibilitata a raggiungere Milano per il maltempo nel capoluogo piemontese che impediva gli spostamenti, commenta i fatti della settimana e anche l'alluvione di Genova, con una sensibilità e un tatto che qualche internauta le rimprovera. Dopo il consueto sketch della comica a Che tempo che fa, sarebbero pervenuti alla testata Il Secolo XIX diversi commenti negativi indirizzati alla torinese e ad una sua poco piacevole uscita sulla questione alluvione "E’ come se uno a Natale avesse fatto il presepe dentro al water e si lamentasse se qualcuno tira l’acqua".
La frase, con cognizione di causa, rispetta l‘intento satirico di denuncia, in questo caso dei comportamenti dell'amministrazione pubblica che hanno favorito uno scempio ambientale tale da rendere ciarpame il territorio colpito dalle alluvioni, favorendone la sua esposizione a tali disastri. Il tono della comica, però, e la volontà di parlare in suddetti termini della faccenda, ha indignato qualche italiano, che avrebbe preferito il silenzio o piuttosto la commemorazione delle vittime da parte della comica, dinanzi alla tragedia, piuttosto che lo "show must go on" da lei attuato.
Volendo però leggere fino in fondo l'intervento della comica, esso si attesta, come al solito, nell'intento del comico satirico di far riflettere e smuovere le coscienze attraverso lo strumento dell'ironia o della battuta e interpretando la metafora di Luciana Littizzetto in relazione agli avvenimenti e alle probabili cause del disastroso impatto dell'alluvione su Genova, vien fuori la denuncia sociale della torinese che non crede sia possibile pretendere, la dove non ci sono i presupposti per farlo o laddove non sono stati rispettati determinati dettami naturali. Forse Lucianina avrebbe potuto farsi più seria nell'esternare tale pensiero o magari dare più dignità al fatto che andava toccando, ma l'amara verità celata tra le sue parole resta e fa riflettere. Ci si può indignare, sì, per un eccessivo tono ironico, ma non per la verità, mai.