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L’episodio 6 di The Walking Dead 3 debole in due punti

La follia di Rick Grimes e la posizione di Merle a pochi passi da Michonne, quando aveva rivelato di non voler perdere tempo a cercarla nel bosco, sono le uniche cose che non quadrano nel sesto episodio di The Walking Dead 3.
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C'era grande attesa per il sesto episodio di The Walking Dead 3, chiamato "La Preda", visto che il quinto ci aveva lasciato in sospeso con una telefonata all'improvviso nella stanza del penitenziario, con il povero Rick che si troverà a rispondere e, intanto a Woodbury, con la partenza di Michonne dalla gabbia dorata della città del Governatore. Cosa ci aspettavamo? Era stata una settimana di congetture: chi sarà a quel telefono, forse qualche uomo del Governatore, forse una talpa, qualcuno che vuole avvisare Rick e gli altri di un imminente pericolo? La puntata ce lo lascia credere soltanto per le prime sequenze perché poi non servirà molto prima di scoprire che Rick Grimes è sull'orlo della pazzia, risvegliandosi soltanto quando scopre che dall'altra parte del filo c'è la sua moglie defunta Lori. Una trovata forse troppo onirica degli sceneggiatori per mostrare comunque quello che sarà considerato il punto topico di un nuovo inizio per il personaggio interpretato da Andrew Lincoln.

A Woodbury le cose non vanno meglio, puntata noiosa che si svolge nel classico corteggiamento stile "piccioni che tubano" tra il Governatore (David Morrisey) ed Andrea (Laurie Holden), fino a quando non li ritroveremo sull'accogliente letto (mica tanto, visto che rinchiusa nella stanza accanto c'è Penny, la figlia zombie dell'ambiguo Governatore) a fare l'amore. Assodato che ad Andrea le persone fuori di testa piacciono un casino (vedi Shane nella seconda stagione), ritroviamo Michonne (Danai Gurira) inseguita nel bosco da Merle (Michael Rooker) ed un paio di scagnozzi che verranno fatti a pezzi ad uno ad uno dalla spada della guerriera nera, ad eccezione dello spassosissimo personaggio di Gargiulio, ucciso proprio dal "compagno" Merle stanco di rischiare la pelle nel bosco per inseguirla.

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Qualcosa non quadra. Il punto che più di tutti mi ha fatto storcere il muso è stato quando si incrociano Glenn (Steven Yeun) e Maggie (Lauren Cohan) con Merle mentre, ben nascosta dietro un auto per poter vedere tutta la scena, c'era proprio Michonne. Finirà tutto con il rapimento dei due piccioncini che saranno condotti da Merle alla volta di Woodbury: ma Merle non aveva deciso di tornarsene da solo a Woodbury perché stanco di inoltrarsi nella foresta ad inseguire Michonne? Come ha fatto a trovarsi nello stesso punto in cui la guerrigliera era arrivata? E' ovvio che sono, tecnicamente, dei "chiodi" che hanno permesso agli sceneggiatori di poter sviluppare la trama nel miglior modo possibile in futuro. Adesso, con Michonne che intanto arriva al penitenziario per conoscere il gruppo ed avvisarli, vedremo concretizzarsi nelle prossime puntate l'epico scontro tra i nostri e la roccaforte del Governatore. Giusto in tempo per l'arrivo di Tyreese nell'ottavo episodio.

Menzione d'onore al personaggio di Daryl (Norman Reedus) che, dopo aver salvato Carol (Melissa McBride), continua a stupire ed appassionare per credibilità ed empatia ma, intendiamoci, The Walking Dead in tutte   le tre stagioni resta uno dei prodotti seriali migliori mai realizzati negli ultimi 20 anni.

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