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Kevin Spacey ancora nei guai: “Deve 31 milioni alla casa di produzione di House of Cards”

Secondo i media americani, l’attore dovrà pagare 31 milioni di dollari per aver violato i termini del contratto con la MRC, che prevedono una policy contro le molestie sessuali.
A cura di Andrea Parrella
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Gli effetti del MeToo continuano a perseguitare Kevin Spacey. Stando a quanto riportano i media americani, l'attore coinvolto nello scandalo nel 2017 dovrà pagare 31 milioni di dollari alla produzione di "House of Cards". Spacey, che ha interpretato il ruolo del personaggio principale della serie Netflix, Frank Underwood, ha violato i termini del contratto con la MRC, che prevedono una policy contro le molestie sessuali.

Come gli appassionati della serie ricorderanno, la MRC aveva tagliato quasi nell'immediato i ponti con Spacey, subito dopo l'emergere dello scandalo, rivoluzionando completamente e in corsa la sceneggiatura della serie ed eliminando il personaggio di Underwood dall'ultima stagione, rendendo centrale la figura di Claire Underwood, moglie di Frank interpretata da Robin Wright.

Lo scandalo che ha travolto Kevin Spacey nel 2017

Kevin Spacey è stato la prima celebrità del mondo di Hollywood ad essere travolta dallo scandalo MeToo nel 2017, quando per primo a denunciare era s stato Anthony Rapp, attore che recitò in Star Trek, il quale dichiarò di essere stato molestato dal divo. In quell'occasione, sebbene sia stata aperta un'indagine a riguardo, Kevin Spacey fu costretto a dichiarare apertamente il suo orientamento sessuale, facendo così per la prima volta coming out. Dopo Rapp, emersero altre accuse, una delle più gravi è stata quella di un giovane, William Little, un cameriere diciottenne di un bar di Nuntucket, che aveva portato a supporto anche delle prove, ma dopo qualche tempo fu il ragazzo stesso a ritirare la denuncia e l'attore ha visto cadere le accuse a lui rivolte su decisione dei procuratori del Massachusetts.

Spacey è tornato sul set nel 2021

Spacey avrebbe abusato di più di trenta uomini, stando alle dichiarazioni emerse in questi anni e di recente sono emerse nuove accuse di violenze, ma non c'è mai stata una conferma e tutte le accuse sono state prontamente smentite dall'attore che, intanto, è stato al centro di un'immediata ‘cancel culture‘ che lo ha visto emarginato ad Hollywood ed ostracizzato dal cinema. Solo pochi mesi fa l'attore inglese ha avuto modo di tornare sul set, stato chiamato per ricoprire il ruolo da protagonista in un film diretto da Franco Nero. La pellicola si chiama "L'uomo che disegnò Dio" e l'ex divo interpreta un uomo ingiustamente accusato di pedofilia.

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