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Kabir Bedi celebra i 40 anni di Sandokan: “Il ruolo che mi ha cambiato la vita”

L’attore ha sfilato sul red carpet del Roma Fiction Festival con il cast del mitico sceneggiato del 1976, che all’epoca un vero e proprio fenomeno di costume. L’attore indiano ha ricordato il regista Sergio Sollima, scomparso pochi mesi fa: “Se oggi ho una carriera in tre continenti lo devo a lui”.
A cura di Valeria Morini
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Sul red carpet del Roma Fiction Festival, la principale manifestazione italiana dedicata alle serie tv, è arrivato ieri uno dei volti più amati nella storia del piccolo schermo italiano, e che pure italiano non è: parliamo di Kabir Bedi, mitico interprete di "Sandokan". La kermesse romana ha infatti voluto rendere omaggio al celebre sceneggiato ispirato ai romanzi di Emilio Salgari, che fra pochi mesi festeggerà i 40 anni dalla messa in onda: venne trasmesso per la prima volta dalla Rai dal 6 gennaio all'8 febbraio del 1976.

Per l'occasione, si è riunito sul tappeto rosso parte del cast originale, con Bedi affiancato da Philippe Leroy (Yanez), Carol André (lady Marianna, la perla di Labuan) e Andrea Giordana (William Fitzgerald). Immancabile il ricordo del regista Sergio Sollima, scomparso proprio pochi mesi fa; a rendere omaggio al cineasta romano, sono intervenuti i figli Samantha e Stefano (che ha seguito le orme del padre e ha diretto "Suburra" e le serie tv "Romanzo criminale" e "Gomorra").

Bedi è presente al  Roma Fiction Festival anche per presentare la nuova serie indiana di cui è protagonista, "Buddha: King of Kings", in cui interpreta un saggio di nome Asita Muni.

Sandokan: storia di un mito televisivo

Sandokan è la cosa più importante della mia vita. Sollima mi ha scelto e se oggi ho una carriera in tre continenti lo devo a lui. Questa serie ha avuto il più grande successo nella storia della tv, durava appena sei ore eppure quelle sei ore mi hanno cambiato la vita prima che compissi 30 anni.

Così Kabir Bedi ha raccontato a Roma, spiegando come il ruolo dell'eroe salgariano abbia influenzato la sua carriera. Di certo, la miniserie Rai è stata molto più di un semplice adattamento di una saga letteraria. Gigantesco successo di pubblico, "Sandokan" è stato un fenomeno di costume, forse il primo esempio italiano di mito televisivo capace di creare addirittura un merchandising legato al personaggio (dalle t-shirt ai costumi di carnevale).

Bedi è tornato interpretare il pirata malese nel film "La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa" e nel sequel televisivo "Il ritorno di Sandokan", trasmesso negli anni 90 (che vedeva nel cast Fabio Testi, Mandala Tayde, Romina Power e Franco Nero).

Kabir Bedi, da Salgari a Beautiful (e a L'Isola dei Famosi)

Effettivamente, dai tempi in cui indossava l'iconico turbante della Tigre della Malesia, Kabir Bedi ha fatto parecchia strada. L'attore indiano (nato a Lahore, Pakistan, ai tempi in cui il territorio era ancora sotto il controllo inglese) compirà 70 anni il prossimo gennaio, proprio negli stessi giorni del quarantennale del suo eroe più famoso. Oltre a una corposa filmografia di titoli girati in patria, Bedi ha interpretato un altro personaggio creato da Salgari, "Il corsaro nero" ed è stato un impagabile cattivo bondiano nel film 007 "Octopussy – Operazione piovra".

Ha recitato in un'infinita di serie tv americane, da "Supercar" a "Magnum P.I." ed è curioso il suo percorso nel mondo delle soap opera: ebbe una parte in "General Hospital" nel 1983 e in "Una vita da vivere" tre anni dopo, ma il pubblico italiano lo ricorda soprattutto per il ruolo del principe marocchino Omar in "Beautiful", inutilmente innamorato di Taylor (altra chicca: ha recitato con la stessa attrice, Hunter Tylo, nella fiction "La figlia del Maharaja"). È apparso anche nella nostra "Vivere" e in "Un medico in famiglia" e, per non farsi mancare nulla,ha provato persino la strada del reality: come dimenticare la sua partecipazione all'Isola dei Famosi nel 2004?

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