Jon Snow non è morto, ecco 5 teorie per sperare ancora
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Sono passate due settimane dal terribile finale di stagione di "Game of Thrones", conclusosi con l'agguato ai danni di Jon Snow ordito dai suoi confratelli. I fan sono nella disperazione, nonostante sia ormai chiaro che con George R.R. Martin (e con Benioff e Weiss tout court) non si può mai restare tranquilli. La prima regola della saga è infatti quella di non affezionarsi a nessun personaggio della serie. Lo abbiamo scoperto sin dalla prima stagione con Ned Stark ed è stata una consuetudine, un marchio di fabbrica portato avanti fino appunto a Jon Snow. Sembrava destinato a grandi cose il figlio bastardo degli Stark, eppure c'è qualcosa che non torna, ci sono una serie di teorie che rappresentano più che una semplice consolazione da parte di una fanbase delusa. E allora ecco tutte le ipotesi, le teorie e gli indizi che ci portano a credere che, no, Jon Snow non è morto e nella prossima stagione, la sesta, spaccherà un po' di brutti musi (il primo pensiero sarà per quel traditore di Ser Allyser, of course).
Emily Clarke è la prima ad essersi tradita sul futuro di Jon Snow
In una intervista ad Mtv, Emily Clarke è stata la prima a tradirsi sul futuro di Kit Harington, l'attore che interpreta Jon Snow. Pungolata alla perfezione dall'intervistatore, la Daenerys Targaryen si è lasciata scappare un'informazione preziosa:
Gli sceneggiatori tendono a dirmi poco perché sanno che non so mantenere un segreto. Non ho esattamente l'idea di quello che succederà, credo però che ci sia il 50% di possibilità che Jon Snow possa tornare in vita.
Se non è un indizio, questo.
Melisandre resuscita Jon Snow grazie al Signore della Luce
Melisandre è tornata alla Barriera, sconfitta ed amareggiata. Qual è la sua funzione in quel luogo se non quello di resuscitare Jon Snow, a questo punto? Ricordiamo che quando, nel corso della terza stagione, la "rossa" ha incontrato la Fratellanza senza Vessilli capeggiata da Beric Dondarrion, resuscitato sei volte grazie al Signore della Luce. Inoltre, la stessa Melisandre ha più volte detto a Jon Snow che lui possedeva qualcosa di speciale dentro di sé e questo ci porta alla terza teoria.
Jon Snow è la reincarnazione di Azor Ahai
Azor Ahai è stato un eroe leggendario vissuto circa 8.000 anni prima lo sbarco di Aegon. Sarebbe stato lui a sconfiggere gli Estranei durante la Lunga Notte brandendo una spada di fuoco, la Portatrice di Luce, la Spada Rossa degli Eroi. Secondo i racconti di Melisandre, l'eroe si sarebbe reincarnato in un uomo in grado di estrarre una spada dal fuoco. Quella sarebbe Portatrice di Luce, la spada che ricaccerà gli Estranei ancora una volta.
Jon Snow vive attraverso il suo metalupo Spettro
Nei libri l'agguato di Jon Snow avviene più o meno in maniera simile, rispetto a quanto visto nella serie tv, cambia solo un particolare molto importante. L'ultima parola di Jon Snow prima di esalare l'ultimo respiro è stata "Spettro", il nome del suo metalupo. In molti ritengono che questa sia una possibilità da non scartare a priori.
Jon Snow rinasce dal fuoco
I Guardiani della Notte bruciano sempre i corpi dei morti per prevenire la trasformazione in Estranei. Una teoria nota in rete, a seguito delle informazioni della saga letteraria, è quella che vuole che Jon sia in realtà figlio di Aegon Targaryen e di Leanna, la sorella di Ned Stark. Una ricostruzione non così campata in aria, alla quale molti credono ritenendola forse la più adatta. Se così fosse, nelle vene di Jon Snow scorre sangue Targaryen, quindi sarebbe in grado di sopravvivere e rinascere dal fuoco, come accaduto a Daenerys nel finale della prima stagione.