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Ivan Cottini, ballerino malato di sclerosi: “La malattia avanza, non ballerò ancora per molto”

Continua a impiegare le sue forze nella lotta contro le conseguenze della sclerosi multipla Ivan Cottini, ballerino che Eleonora Daniele ha invitato sul palco di “Storie Italiane” perché, da simbolo di coraggio qual è diventato, continui a regalare speranza a quanti si rivedono nel suo percorso. “Spero di riuscire a ballare ancora per qualche mese, purtroppo la malattia sta avanzando” ha detto il ballerino. Poi ha aggiunto: “Abbiamo ancora la possibilità di svegliarci al mattino e vivere da protagonisti”.
A cura di Stefania Rocco
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Ivan Cottini, ballerino affetto da sclerosi multipla, è diventato simbolo di chi non si arrende e continua a vivere con determinazione le proprie passioni anche di fronte a una malattia invalidante come quella che lo ha colpito. Per il messaggio che la sua storia incredibile veicola, regalando speranza a chi a casa vive la sua stessa condizione, Eleonora Daniele lo ha voluto nello studio di “Storie Italiane” per un’esibizione. Seduto in sedia a rotelle, Ivan continua a ballare. Si è ammalato 8 anni fa, quando aveva 27 anni, ma non ha mai concesso alla sclerosi di guadagnare terreno facile.

Ivan Cottini balla in sedia a rotelle

Anche adesso che la malattia sta avanzando, come ha raccontato nello studio della trasmissione di Rai1, Cottini continua a pensare a modi nuovi di restare ancorato alle sue passioni. Fare l’opinionista, continuando a raccontare la sua storia, sarebbe uno di questi: “Spero di poter ballare ancora per qualche mese.Purtroppo la malattia sta andando avanti e penso che non riuscirò a ballare decentemente ancora per molto. Mi auguro di poter fare l’opinionista, ne sarei felicissimo”. Intanto continua a ballare e lo farà da professionista fin quando gli sarà possibile.

La figlia di Cottini, così ha vinto la malattia

Ho vinto la mia malattia quando è nata mia figlia qualche anno fa, da quel momento sono totalmente guarito” dichiara il ballerino con espressione serena, rimarcando quanto già raccontato a proposito dell’iniezione vita che il fatto di diventare padre della piccola Viola gli ha regalato.  Per lei e per se stesso, il ballerino continua ad affacciarsi ai cambiamenti che la malattia lo ha costretto ad affrontare con la stessa tenacia che mette in ogni allenamento quotidiano: “La mattina abbiamo la possibilità di svegliarci e decidere come vivere. Se svegliarci e vivere da malati o se svegliarsi da protagonisti e rimanere registi della nostra vita, come faccio io”.

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