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Iva Zanicchi: “Nunzio Gallo con i boss di New York”, Gianfranco Gallo la querela

A “La confessione”, Iva Zanicchi allude a possibili contatti tra Nunzio Gallo e i boss della malavita di New York. Il figlio del cantante la querela.
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Sta facendo discutere la partecipazione di Iva Zanicchi nell'ultima puntata del talk show La confessione, in onda sul Nove venerdì 12 novembre e condotto da Peter Gomez. La conduttrice e cantante, nota sostenitrice di Silvio Berlusconi, nel difendere le sue presunte amicizie con gli ambienti vicini alla mafia siciliana tira in ballo – con il risultato pasticcioso che può avere un imprevisto – il nome del cantante napoletano Nunzio Gallo, padre di Gianfranco Gallo, scomparso nel 2008. Proprio Gianfranco Gallo (Giuseppe Avitabile in "Gomorra – La Serie") su Facebook ha dichiarato di querelare Iva Zanicchi per le sue affermazioni.

Cosa ha detto Iva Zanicchi

Nel rispondere a Peter Gomez, che ha sollecitato la sua ospite circa il quadro pieno di ombre intorno alla figura di Silvio Berlusconi, Iva Zanicchi ha replicato così:

Lasciamo perdere, tutti sti boss che… Quando sono andata a New York a cantare le prime volte, cantavamo al Madison Square Garden, dove i Beatles hanno avuto difficoltà a cantare. Arrivava Nunzio Gallo e andava a cantare al Madison. Perché secondo lei?.

La replica di Gianfranco Gallo

In un video pubblicato su Facebook, Gianfranco Gallo annuncia querela nei confronti di Iva Zanicchi e fa chiarezza sulla carriera di suo padre, Nunzio Gallo: "Signora Zanicchi, prima di tutto perché lei avrebbe dovuto cantare al Madison Square Garden e Nunzio Gallo, no? Mio padre aveva vinto il Festival di Sanremo, la prima Canzonissima, il Festival di Napoli. Andava lì perché gli emigranti lo volevano. Queste cose, tra l'altro, erano organizzate da Vincent Gardenia, un attore che poi ha vinto un Oscar. Mio padre ha cantato anche alla Scala di Milano con Renata Tebaldi nella Boheme. Lei ha mai cantato alla Scala di Milano? Io credo di no. Ero indeciso se farle una querela. Gliela faccio e con i soldi finanzierò una fondazione a nome di mio padre che dia una borsa di studio ai ragazzi napoletani poveri che vogliono studiare canto e non ne hanno la possibilità".

Chi era Nunzio Gallo

Nunzio Gallo è stato un riferimento assoluto della canzone italiana e napoletana per oltre mezzo secolo. Parliamo di un divo, come venivano chiamati una volta. Voce tenorile, poi baritonale, inizia la carriera come cantante lirico diplomandosi al Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli. Riuscirà ad entrare in Rai nel 1948, classificandosi secondo a un concorso di musica leggera. Farà parte del cast della Traviata di Verdi con Renata Tebaldi nel 1954 (l'esibizione alla Scala di Milano a cui si riferisce anche Gianfranco Gallo nel suo video). Due anni più tardi vince la prima edizione di Canzonissima con la popolare canzone "Mamma". Nel 1957, in coppia con Claudio Villa, vince il Festival di Sanremo con la canzone "Corde della mia chitarra" e arriva sesto all'Eurovision con la stessa canzone. Nel 1958 vince il Festival di Napoli con un brano importante per la tradizionale napoletana: "Vurriache diventa brevemente un inno di tutti gli emigranti. Negli anni '70 partecipa al filone dei film poliziotteschi, come "Il mammasantissima" di Alfonso Brescia (1979) ed è in un piccolo ruolo, diventato iconico, nel film premiato ai David di Donatello "Così parlò Bellavista" di Luciano De Crescenzo.

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